Archeologia Viva n. 232 – luglio/agosto 2025
pp. 40-55
di Francesco Di Mario , Diego Ronchi, Matteo Lombardi, Elisabetta Di Virgilio, Domenica Dininno, Daniele Ferdani, Augusto Palombini, Marisa de’ Spagnolis, Mauro Rubini, Paola Zaio
La famosa città della costa laziale protetta dal grandioso tempio di Giove Anxur che la domina dall’alto della rupe conserva uno spettacolare centro storico che con i suoi monumenti ne ripercorre tutta la storia
Al termine di impegnative attività di scavo e restauro tutta l’area compresa tra il Foro Emiliano e il teatro romano da poco riportato in luce si presenta oggi come un complesso archeologico e architettonico unico su scala nazionale
Terracina è affacciata sulla costa tirrenica a sud di Roma, lungo il percorso dell’Appia (oggi SS7) che ancora ne costituisce l’asse principale. La “regina viarum” caratterizza il territorio terracinese, dove si trovano considerevoli testimonianze della stessa strada nonché strutture, aree archeologiche e siti ad essa connessi: tra tutti gli ambiti territoriali attraversati dall’antica arteria, quello di Terracina è sicuramente tra i più rappresentativi.
La città fu un importante centro mercantile, con traffici favoriti dalla posizione sulla costa, da un approdo naturale poi divenuto un grande porto strutturato, dalla collocazione tra il mondo etrusco e Roma a settentrione e la Campania a sud. Infine, dall’essere ben raggiungibile anche via terra proprio grazie all’Appia.