28 luglio 2025
Dopo quasi quasi dieci anni, riprendono gli scavi a Policoro (Mt) già sede delle colonie magnogreche di Siris prima (VII-VI sec. a.C.) e di Herakleia dopo (IV-II sec. a.C.). Durante la prima campagna le ricerche si concentreranno in due aree situate rispettivamente sulla Collina del Barone e nella cosiddetta Vallata Mediana, in prossimità del Museo.
Veduta del santuario di Demetra
Verranno indagati il cosiddetto “muro arcaico”, una struttura difensiva in mattoni crudi, che serviva a proteggere Siris e l’importante santuario di Demetra, frequentato dall’età arcaica (VII-VI sec. a.C.) e poi monumentalizzato (V-III sec. a.C.).

Statuetta di Demetra con fiaccola e maialino – Museo Archeologico Policoro (photo © Pierangelo Laterza)
Un importante luogo di culto
Questo santuario, noto già dagli anni Sessanta del Novecento era, secondo alcuni, sede della Lega Italiota, un’alleanza delle città Magnogreche nata per difendersi dalle popolazioni dell’entroterra (Lucani e Brettii).
Scavare a fondo
Oltre alle fasi legate alla vita di Herakleia, si prevede di raggiungere i livelli sottostanti databili all’ età arcaica, alla ricerca di Siris, fondata oltre 2700 anni fa da coloni greci provenienti dall’attuale Turchia occidentale. Entrambe le aree di scavo sono situate all’interno del parco archeologico e potranno, in prospettiva, essere facilmente rese fruibili al pubblico.
La campagna di scavi è resa possibile grazie a un protocollo d’intesa fra il Ministero della Cultura, Musei Nazionali di Matera Direzione Regionale Museo della Basilicata e l’Humboldt-Universität zu Berlin.