Archeologia Viva n. 234 – novembre/dicembre 2025
pp. 74-75
Intervista di Piero Pruneti
«Da laico mi sono innamorato di Gesù»
«L’uomo è malvagio e non sono un utopista»
«La tragicommedia è il genere che ci rappresenta come popolo»
«Credo sempre più nel potere della musica»
Prima di tutto grazie per avere accettato di partecipare a questo importante meeting della cultura. Direi di partire proprio da Aquileia, con cui hai un rapporto che risale nel tempo.
Sì, è la terza volta che vengo e sempre si rinnova l’emozione per questo luogo che a me pare circondato da una magia. È l’incanto della storia antica e medievale che qui parla attraverso i monumenti… Non solo la basilica e il suo mosaico meraviglioso, ma proprio il posto, le file di cipressi, quel canale, il porto ora interrato. Aquileia era una porta d’ingresso e di uscita della Penisola. Una città carica di vicende che si perdono nei secoli.
