Firenze: dalla parte della Chimera Notizie

Archeologia Viva n. 235 – gennaio/febbraio 2026
pp. 4-5

di Daniele Federico Maras

Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze riporta al centro dell’esposizione la sua opera più iconica, la Chimera d’Arezzo, attraverso uno spazio espositivo esperienziale che la restituisce in una veste immersiva e dal forte impatto visivo. Con l’apertura della Sala della Chimera il Museo di Firenze inaugura una serie di iniziative per ricordare l’alluvione del 1966 nel sessantesimo anniversario, quando le melmose acque dell’Arno ne colpirono duramente le collezioni. Per la prima volta, la straordinaria scultura etrusca del 400 a.C. circa, capolavoro di espressionismo eclettico che coniuga stilizzazioni arcaiche e realismo classico, trova degna collocazione in uno spazio tutto suo. Il nuovo allestimento è concepito per offrire un’esperienza intima del celebre bronzo etrusco.

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