Archeologia Viva n. 137 – settembre/ottobre 2009
pp. 46-58
Giuseppe Orefici
Nel grandioso monumento che domina l’antico centro cerimoniale dei Nasca si riflette tutto il significato di una civiltà che per otto secoli riuscì a controllare gran parte dell’attuale Perú
Le ricerche italiane hanno messo in evidenza un ciclo storico di grande suggestione controllato da una gerarchia religiosa intermediaria fra uomini e dèi fino a quando questi non si distrassero
I primi scavi della Missione italiana “Progetto Nasca” nella Regione di Ica iniziarono nel 1982. Lo scopo era localizzare la zona d’espansione della cultura Nasca sulla Costa Sud del Perú.
Poco dopo furono inseriti nel Progetto i resti architettonici di Cahuachi, centro cerimoniale situato nella parte mediana della valle del Río Nasca, con l’inizio di scavi sistematici quinquennali, realizzati parallelamente anche a Pueblo Viejo e Huayurí (nei pressi di Palpa, nella valle del Río Santa Cruz).
Ci si propose di realizzare uno studio comparativo dell’architettura di Cahuachi, nella consapevolezza di quanto sarebbe stato difficile tracciare lo schema del centro cerimoniale in mattone crudo più grande del mondo.
Per cui il Progetto Nasca si sviluppò in fasi quinquennali, sino a compiere i primi vent’anni alla fine del 2001: all’epoca risultavano indagati oltre cento settori di scavo relativi a trentaquattro complessi costruttivi principali sul lato sinistro della valle.
Cahuachi è costituito da due nuclei (Zona A e Zona B), ognuno contornato da una cinta muraria, che non aveva caratteristiche difensive, ma solo di separazione delle attività svolte all’interno, coerentemente all’ancestrale concetto andino della rappresentazione duale dello spazio cerimoniale.
Si sono potute definire cinque diverse fasi costruttive, determinate dalla periodica trasformazione integrale del centro cerimoniale, formato da piramidi e grandi costruzioni templari. In nessun settore si è dimostrata la presenza di aree abitative: tutto questo spazio grandissimo fu adibito unicamente ad attività religiose e rituali.
Nel suo iter evolutivo Cahuachi subì cambiamenti sostanziali nell’uso dei materiali da costruzione, ma ciò avvenne senza mutare in modo sostanziale le funzioni dei vari settori.
L’ubicazione stessa di Cahuachi fu dovuta quasi certamente allo scenario naturale: la forma terrazzata delle alture assomigliava già, suggestivamente, a una concentrazione di piramidi e templi.
Un altro elemento importantissimo furono le risorgive di acqua perenne, che rendevano il territorio particolarmente fertile. […]