Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 137 – settembre/ottobre 2009

di Piero Pruneti

La Rassegna internazionale del cinema archeologico di Rovereto taglia il nastro dei vent’anni, con un intenso programma di proiezioni e incontri durante la tradizionale prima settimana di ottobre. Vent’anni significano tanto e poco, dipende dal contenuto. Come italiani possiamo sentirci orgogliosi di avere in casa una struttura unica per finalità e metodi di lavoro come questa gestita dal Museo Civico di Rovereto.

Ogni anno tutta la produzione mondiale che riguarda la documentaristica archeologica (qualche centinaio di opere) arriva nella sede della Rassegna, presso il Museo, dove i film sono visionati in via preliminare; quelli selezionati, un’ottantina, vengono poi tradotti e doppiati per essere quindi sottoposti al giudizio del pubblico e di una giuria di esperti. Alla fine tutte le opere entrano nell’archivio della Rassegna, ormai ricco di qualche migliaio di titoli.

Inoltre, i film più belli vengono annualmente riproposti in rassegne organizzate in varie parti d’Italia (Agrigento, Torino, Pesaro, Trinitapoli, in Toscana durante “Le notti dell’archeologia”…). È un lavoro metodico ed esaustivo – condotto in economia – che dà al nostro Paese un assoluto primato nel settore e che non si deve confondere con altre manifestazioni che propongono cicli di proiezioni archeologiche, ma che strutturalmente sono impossibilitate a operare con una simile strategia culturale. Archeologia Viva ha da sempre collaborato con la Rassegna di Rovereto, per questo la ricorrenza dei vent’anni è un grande momento anche per la nostra rivista: un ambizioso traguardo che abbiamo raggiunto insieme. Riportiamo in allegato il programma della ventesima edizione, alla quale come lettori di Archeologia Viva siete invitati in modo particolare.

Fra gli articoli che pubblichiamo in questo numero, mi preme segnalare lo speciale di Giuseppe Orefici che ci aggiorna sulle ricerche che da molti anni vengono condotte nel deserto di Nasca, in Perú. La tematica è altamente suggestiva, per la grandiosità delle testimonianze che ci sono pervenute e per l’alone di mistero che da sempre le accompagna. Nel paziente lavoro d’indagine – suo e di una qualificata équipe interdisciplinare – il professor Orefici ha dovuto combattere nientemeno che con i… marziani, nati nel deserto di Nasca dalla fantasia incallita di un esercito di affabulatori di facile consumo.

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”