Mummie: sogno di vita eterna Mostra a Bolzano

Mummie: sogno di vita eterna

Archeologia Viva n. 135 – maggio/giugno 2009
pp. 54-60

di Angelika Fleckinger, Andreas Putzer e Laura Savoia

Dai corpi conservatisi naturalmente a quelli imbalsamati con tecniche magistrali il variegato mondo delle mummie ci parla del commovente tentativo degli esseri umani di vincere la morte conservando i cadaveri

… ma soprattutto ci trasmette una serie di informazioni preziose sulla vita e le abitudini dei nostri antenati

Una mummia si forma quando viene inibito il naturale processo di decomposizione di un cadavere. Questi corpi strappati al ciclo naturale possono conservarsi grazie a particolari condizioni chimiche, fisiche e climatiche, dovute a eventi naturali oppure indotte grazie a procedimenti appositamente messi in atto.

Si distingue, appunto, tra mummificazione naturale casuale e mummificazione artificiale indotta; la seconda prevede l’utilizzo di tecniche di imbalsamazione o preparazione oppure l’esposizione consapevole in un ambiente naturale di mummificazione.

Per lungo tempo il termine mummia è stato riferito esclusivamente ai corpi imbalsamati nell’antico Egitto. Dopo la campagna d’Egitto di Napoleone nel 1797-98 scoppiò in Europa una vera e propria egittomania e iniziò anche la ricerca sulle mummie.

Oggi si considerano mummie tutti i cadaveri umani e animali nei quali a differenza degli scheletri si sono conservate anche parti molli.

Le mummie sono testimoni insostituibili del proprio tempo: i metodi di ricerca più moderni permettono conclusioni fondate sulle condizioni di vita, le abitudini alimentari, le malattie e molto altro. […]