Rovereto: tutta la storia del mondo Archeologia e cinema

Archeologia Viva n. 134 – marzo/aprile 2009
pp. 68-71

di Claudia Beretta

Attraverso l’intera produzione di documentari a tema archeologico che ogni anno viene presentata alla Rassegna di Rovereto è vero che tutta la storia del mondo passa sugli schermi di questa colta città del Trentino: ed è stata la diciannovesima volta

Parafrasando la nota opera dello storico olandese Johan Huizinga, lo scorso ottobre alla 19ª Rassegna internazionale del cinema archeologico di Rovereto è stato davvero… l’autunno del Medioevo. Sui cosiddetti “secoli bui” e sul confronto tra culture coeve e tra loro lontanissime si sono accesi i riflettori del festival roveretano dedicato alla valorizzazione del patrimonio mondiale, organizzato per la direzione di Dario di Blasi dal Museo Civico di Rovereto in collaborazione con Archeologia Viva, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Mini­stero degli Esteri e con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Trentino-Alto Adige.

Per la diciannovesima volta consecutiva gli schermi roveretani hanno quindi ospitato una settimana intera di documentari che parlano dell’antico.
Le mattinate, tradizionalmente programmate con una particolare attenzione alle scuole, questa volta si sono svolte con una iniziativa speciale: “Mondo antico in cartoni animati”. Sono stati proiettati straordinari film d’animazione a tema storico-archeologico, che hanno coinvolto i bambini, ma ancor più i grandi, a riprova del fatto che il linguaggio semplice e piacevole, purché corretto, va incontro alle esigenze di tutti.

Massiccia e di grande qualità la presenza di opere italiane: in primo piano i filmati realizzati da Franco Viviani (Sistemi Multimediali snc) per il Ministero per i Beni e le Attività culturali destinati a musei e istituzioni scientifiche, quali La felice famiglia De’ Neoliticis, La Tina – Zanzara della Pianura Pontina, Massa Marittima. Vita sul lago 2600 anni fa, Cerveteri – La necropoli della Banditaccia. Si è inoltre rinnovata la partecipazione dello spagnolo Jose Luis Gómez Merino (per la casa di produzione Balawat) che nei cinque minuti del cartone El mulino de Viento Manchego concentra una grande capacità di comunicazione e una raffinata ironia (tre anni fa affascinò con un altro cartone, Aquiles en la isla de Skyros).

Di grande interesse anche l’altra novità della 19ª Rassegna: il laboratorio di archeologia sperimentale di Beniamino Danese, per capire come funziona una catapulta o valutare la precisione di un orologio medievale, con bellissime riproduzioni di legno in miniatura e modelli costruiti con materiali di recupero. […]