Tunisia: benvenuti nella provincia Africa Mediterraneo Antico

Tunisia: benvenuti nella provincia Africa

Archeologia Viva n. 132 – novembre/dicembre 2008
pp. 40-55

di Barbara Maurina, a cura di Piero Pruneti

Granaio dell’Urbe e provincia fra le più prospere dell’impero la Tunisia custodisce un numero elevato di città romane con architetture monumentali eccezionalmente conservate e una straordinaria ricchezza di mosaici pavimentali

Ma nella lunga lista di siti tunisini riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità non mancano testimonianze fondamentali della civiltà punica e di quella islamica

Il litorale della Tunisia, ricco di baie, insenature e ripari naturali, fu meta della colonizzazione fenicia a partire dalla fine del IX sec. a.C., epoca a cui gli storici Velleio Patercolo e Dionigi d’Alicarnasso fanno risalire la fondazione di Cartagine, Qart hadasht, la ‘città nuova’.

Divenuta presto una potenza marittima e commerciale, nel VI sec. a.C. Qart hadasht estese il proprio controllo, oltre che a tutta la costa, anche alle fertili pianure dell’entroterra. Con questo centro ricco e fiorente i Romani ebbero contatti precoci e fin dal 509 a.C. rinnovarono diversi trattati (l’ultimo nel 279 a.C.), fino a che l’espansione di Roma nel Mediterraneo occidentale condusse all’inevitabile scontro.

Le ostilità ebbero inizio nel 264 a.C. in Sicilia, dove l’influenza cartaginese era sancita dalla presenza di numerosi insediamenti punici. Il conflitto si protrasse, con fasi alterne, per oltre un secolo (tre le famose guerre: 264-241, 218-201, 149-146 a.C.) e, com’è noto, si concluse con la caduta della città africana.

Dopo la distruzione di Cartagine, nel 146 a.C., il territorio corrispondente al suo entroterra fu trasformato in provincia Africa, con capitale Utica, dove risiedeva il governatore. La fossa regia, un solco tracciato da Scipione Emiliano fra Thabarka (sul Mediterraneo presso il confine algerino) e Thenae (presso l’odierna Sfax), divideva la provincia Africa dal regno numida, che solo nel 46 a.C., dopo la sconfitta dei pompeiani a Thapsus (oggi Ras Dimas, non lontano da Utica), passò a Roma. […]