Serravalle: un castello tra cultura alpina e lombarda Svizzera e Medioevo

Serravalle: un castello tra cultura alpina e lombarda

Archeologia Viva n. 130 – luglio/agosto 2008
pp. 52-58

di Silvana Bezzola Rigolini

Nel Canton Ticino le ricerche condotte sulle rovine di un castello abbandonato da seicento anni hanno portato a risultati sorprendenti per la lettura storica di una valle strategica nei rapporti fra terre lombarde e realtà d’oltralpe

L’odierna Svizzera è uno dei paesi euro­pei con maggior densità di castelli. Il solo Canton Ticino, il più meridionale della Confederazione, in buona parte circondato dall’Italia (province del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, di Varese e di Como in Lombardia), con una superficie di soli 2.812 chilometri quadrati, ne conta ben 225, di varie tipologie e grado di conservazione. Fra questi è il castello di Serravalle, nel piccolo comune di Semione, all’inizio della valle di Blenio che porta al passo del Lucomagno, sullo spartiacque alpino.

Dal 2002 Serravalle è oggetto di una ricerca interdisciplinare di ampio respiro, finanziata dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (FNSRS) e che vede coinvolte l’Accademia di architettura di Mendrisio (promotrice delle indagini con la scrivente) e l’Università di Basilea (professor Werner Meyer), in collaborazione con l’Ufficio cantonale dei Beni culturali.

Questo suggestivo castello ai piedi delle Alpi non era mai stato indagato dal punto di vista scientifico, nonostante sia considerato il terzo per importanza del cantone, dopo il complesso fortificato di Bellinzona (dal 2000 nella lista Unesco) e il castello visconteo di Locarno. L’antico maniero di Serravalle è situato su uno sperone roccioso della sponda destra del fiume Brenno, lungo la strada storica di valle che sale al passo.

Il toponimo Serravalle ha origine dal termine altomedievale sara/sala, circoscrizione longobarda con funzione amministrativa e giuridica. La valle fu però frequentata già in periodi più antichi, anche se questi ultimi sono scarsamente documentabili. Il passaggio dell’uomo ha lasciato qualche traccia fin dall’età del Ferro, non lontano dallo stesso castello di Serravalle, ad esempio a Dongio e, più a nord, a Olivone. Qui sono state rinvenute anche testimonianze dell’occupazione romana, oltre che a Malvaglia, paese sulla sponda sinistra del Brenno che il castello domina, e sul passo del Lucomagno.

La valle fu poco a poco cristianizzata e successivamente coinvolta, insieme alle vallate superiori del Canton Ticino, come la Leventina, nel processo formativo della Confederazione da una parte e nella turbolenta età dei comuni con le lotte urbane nell’Italia del nord dall’altra.

Come conseguenza della posizione geografica fortemente strategica, la valle di Blenio fu direttamente coinvolta nelle lotte tra Impero e Papato. In questo contesto di forte instabilità si inserisce la costruzione di fortezze in tutta la regione, semplici oppure più articolate, di cui il castello di Serravalle fa parte. […]