Sabatino Moscati e la Sardegna dei Fenici Personaggi

Archeologia Viva n. 127 – gennaio/febbraio 2008
pp. 64-67

di Piero Bartoloni

A dieci anni dalla scomparsa di uno dei massimi esperti della civiltà fenicio-punica nonché padre di un’intera generazione di studiosi pubblichiamo il ricordo di un allievo prediletto con cui il maestro divise tanta parte dei suoi momenti di ricerca sull’isola

L’8 settembre del 1997, all’improvviso, venne a mancare Sabatino Moscati, filologo, semitista, studioso della civiltà fenicia e punica. Ero in Sardegna, nella penisola di Nora, dove attendevo il collega Sandro Bondì per dare avvio all’annuale campagna di scavi. Poco dopo le nove una telefonata inattesa dall’Accademia dei Lincei… Così, su questa splendida isola quasi un quarto di secolo prima aveva avuto e ora si concludeva il sodalizio con il mio maestro e amico.

L’avventura di Moscati in Sardegna inizia nel 1963. Attorno all’Istituto di Studi del Vicino Oriente dell’Università di Roma, da lui diretto, aveva preso avvio un pionieristico e felice periodo di ricerche, che vedeva il professore e la sua équipe di giovani studiosi al lavoro nel Mediterraneo occidentale e orientale.

Dal 1963 al 1966 le attività di punta in Italia erano localizzate in Sardegna, a Monte Sirai, nel Sulcis. Ancora nel 1967, i lavori proseguirono ad Antas, nel luogo del celebre santuario nuragico e punico dedicato al Sardus Pater Babbai e, nei due anni successivi, nel tofet di Sulky, attuale Sant’Antioco.

Nella grande avventura degli studi fenici entrarono numerosi studenti, poi laureatisi in Filologia semitica o in uno degli ormai numerosi insegnamenti presso l’Istituto di Studi del Vicino Oriente. Tra questi erano Enrico Acquaro, Maria Giulia Amadasi, Sandro Filippo Bondì, Serena Cecchini, Maria Luisa Uberti e Giovanna Pisano, oltre a chi scrive, tutti destinati a docenze universitarie.

È il caso di aggiungere che, senza la collaborazione delle soprintendenze sarde, in particolare degli indimenticabili soprintendenti della Sardegna meridionale, Gennaro Pesce, fino al 1967, e poi, fino al 1986, Ferruccio Barreca, tali imprese non si sarebbero realizzate. […]