In Veneto tra Euganei e Berici Itinerari

Archeologia Viva n. 8 – novembre/dicembre 1989
pp. 62-65

di Raffaele Mambella

La storia dei Colli Euganei e Berici è legata, almeno in parte, alla loro origine vulcanica attribuibile alla fine dell’età eocenica (periodo geologico dell’età terziaria).

Dei primi è forse il caso di dire che non sono, come spesso si crede, una unione di antichi coni vulcanici – mancano infatti i crateri e le correnti laviche – ma rappresentano il risultato della intrusione di rocce plutoniche in terreni sedimentari che determinano anche il fenomeno delle sorgenti idrominerali. La zona è ricca di fonti termali già conosciute nell’antichità.

A Montegrotto sorgeva, sulle rive di un antico laghetto termale, un sacello dedicato a una divinità guaritrice, presso il quale sono state rinvenute stipi votive datate dall’VIII al III sec. a.C.

Svetonio ci parla di una fonte sacra al dio locale Aponus, assimilabile ad Apollo e riconoscibile nel toponimo di Albano.

Per la costituzione geologica l’area divenne nota, in epoca antica, anche per le cave che fornivano materiale da costruzione.

La frequentazione umana è accertata, nei Colli Euganei e Berici, fino dal Paleolitico medio e superiore. Esiste una documentazione per l’età del Rame e tracce del Neolitico finale sono state rinvenute a Castelnuovo di Teolo sul Monte Rosso, negli Euganei.

Numerose sono le stazioni dell’età del Bronzo: nel laghetto di Arquà Petrarca sono state ritrovate tracce di capanne a pianta circolare, a Fimòn resti di palafitte su piattaforma di legno rinforzate da pali verticali.

Il ritrovamento, a Merendolo presso Monselice, di ceramica di tipo “appenninico” ci dà notizia di contatti fra la zona dei Colli e l’Italia centro-meridionale. All’età Protovillanoviana (XI-X sec. a.C.) risalgono i resti di abitati rinvenuti presso Montagnana, Lozzo, Este, Vo Euganeo.

La civiltà paleoveneta si sviluppò all’inizio dell’età del Ferro. Le caratteristiche culturali della cosiddetta “civiltà dei castellieri” rimasero a lungo nella zona, fino al consolidarsi della presenza romana nel II sec. a.C. I Romani si inserirono nei contrasti territoriali tra i centri della zona, come dimostra anche il ritrovamento di cippi di confine fra il territorio di Este e di Padova, sugli Euganei, posti dal proconsole L. Ceciclio Metello nel 141 a.C. Nel 49 a.C. Este, Padova e Vicenza ottennero la cittadinanza romana e furono iscritte rispettivamente alle tribù Romilia, Fabia e Maenenia. […]