Archeologia Viva n. 7 – settembre/ottobre 1989
pp. 50-55
di Daniela Zanin
Furono i primi esseri del Nuovo Mondo incontrati da Colombo e i primi che si estinsero
Una spedizione ha cercato di ricomporne l’immagine con una difficile ricerca delle poche testimonianze superstiti
È ormai vicinissimo il “cinquecentesimo” del viaggio di Colombo e sembra che l’Europa continui a scoprire l’America.
I diari del grande genovese vengono da più parti riletti e di nuovo noi europei siamo presi dallo stupore: l’indio americano è talmente lontano dalle nostre categorie conoscitive a costituire l'”Altro” per eccellenza.
Chi erano, dunque, i primi indigeni incontrati da Colombo?
Quale è stato l’impatto culturale fra due mondi così diversi? Le cronache antiche e gli imponenti centri cerimoniali del sud e centro America ci parlano di grandi civiltà prematuramente scomparse, ma sappiamo che Colombo aveva “toccato terra” prima di raggiungere il Continente e proprio lì era avvenuto il suo incontro con l'”Altro”; le prime fortezze europee e i primo villaggi vengono costruiti a Hispaniola, isola delle Grandi Antille, attualmente divisa in Repubblica Dominicana e Haiti.
Si è svolta recentemente una spedizione etno-archeologica nella repubblica Dominicana volta a ricostruire, attraverso lo studio iconografico dei reperti conservati presso i musei e le collezioni private dell’isola e dei principali siti archeologici, complesse teorie mitico-concettuali del Taino, il primo e ancora poco conosciuto gruppo indigeno che fu incontrato da Colombo. […]