Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 6 – luglio/agosto 1989

di Piero Pruneti

La più grande scoperta archeologica avvenuta in Egitto nell’arco di svariati decenni è su queste pagine con un servizio realizzato in esclusiva grazie alla disponibilità che il Ministero egiziano della Cultura ha voluto dimostrare nei confronti di “Archeologia Viva”.

A tempo di record il nostro inviato ha potuto volare a Luxor esibendo un permesso che è stato capace di spezzare i sigilli del magazzino con l’incredibile raccolta di faraoni e dei. Gli studi in corso ci diranno in un futuro prossimo più di quanto noi non possiamo scrivere oggi.

Ma ci è sembrato ugualmente necessario dare ai nostri Lettori il massimo di informazione scritta e iconografica reperibile subito, in questo modo fornendo a tutti dei validi strumenti di indagine e riflessione personale.

Siamo tornati in Siria… dopo l’articolo di alcuni numeri fa su Tell Barri, dove scavano gli italiani, abbiamo voluto dare spazio al lavoro della missione francese che nella valle dell’Eufrate sta riportando alla luce la vita di Terqa, una delle prime città del mondo. È lo stesso direttore degli scavi che ha ritenuto utile diffondere in Italia i risultati delle sue ricerche tramite la nostra rivista.

Quanto ai Traci – che ci aspettano a Venezia nell’ormai consueto appuntamento archeologico di Palazzo Ducale – ci è sembrato un soggetto doveroso, sia per la poca conoscenza che ancora abbiamo di questo popolo, sia per il contributo che alla scoperta della civiltà tracia sta dando la collaborazione fra archeologi italiani e bulgari.

Al di là dell’ovvia importanza scientifica delle ricerche in corso e del valore divulgativo della rassegna di Venezia, credo che questa entusiasmante vicenda attuale dei Traci indichi in modo esemplare quanto la cultura seria e disinteressata contribuisca al riavvicinamento dei popoli.

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”