Le maioliche di Castelli Dentro lo scavo

Archeologia Viva n. 5 – maggio/giugno 1989
pp. 70-71

di Giulio De Collibus

Come lo scavo presso un’antica fornace porta all’intervento di settori avanzati della ricerca e diventa occasione per una mostra internazionale

A Castelli, piccolo paese alle falde del gran Sasso, noto da secoli per la sua produzione figulina, si lavora da nove anni per recuperare e interpretare il materiale, spesso frammentario ma prezioso, che ha già portato nuove acquisizioni nel campo della storia della maiolica e della ceramica italiana.

Le indagini erano iniziate, nel 1980, con la convinzione che al di là della solita, famosa produzione barocca dei Grue, dei Gentile, dei Cappelletti, potesse venire alla luce qualche novità per i cultori e gli studiosi.

Il terreno scelto si presentava ricco di cenere e frammenti in superficie, che facevano facilmente sperare di trovarsi di fronte allo scarico di un’antica fornace.

Si trattava infatti dell’orto annesso a quella che era stata l’abitazione di Orazio Pompei, vissuto nella seconda metà del ‘500, al quale le pur scarse notizie attribuiscono sicuramente i mattoni di un soffitto maiolicato e di un pavimento. […]