La nave delle medaglie Archeologia subacquea nel mare di Tolone

Archeologia Viva n. 3 – gennaio/febbraio 1989
pp. 54-59

di Piero Dell’Amico

Il relitto di un veliero con un carico di mercanzia primo-ottocento è tornato alla luce dai fondali della Provenza

Quasi sicuramente si tratta del “Giasone” scomparso un secolo e mezzo fa sotto i colpi del Mistral nello stesso braccio di mare

Diciannove novembre 1834. Il “Giasone”, un brigantino salpato il giorno prima da Marsiglia con un carico misto di zucchero, caffè, seterie, oggetti di bigiotteria, chincaglieria e altra merce, sta per cedere alla forza dei marosi alzati dal Mistral, il vento più temuto dalla gente di mare del Midi francese.

I dieci membri dell’equipaggio e il comandante Antonio Fiorillo, un napoletano, tentano fino all’ultimo di controllare la nave che, sballottata dalle onde, si trova ora nel settore di mare denominato “Raveaux” (forse l’attuale isolotto del Grand Rouveau) a Levante del quale si apre la profonda insenatura di Tolone. Le ultime disperate manovre sono seguite con angoscia dai due passeggeri che per loro disgrazia hanno trovato imbarco sul veliero.

Le onde divelgono le sovrastrutture poppiere e scardinano timone e dritto di poppa con tale violenza e rapidità che cinque uomini dell’equipaggio non fanno in tempo a prendere posto sulla scialuppa dove sono saliti gli altri e scompaiono tra i flutti.

Per somma fortuna degli scampati una “bombarde” sarda, la “Vierge de Grace”, comandata dal corso Philippe Bontà, avanza tra le raffiche del Mistral diretta a Marsiglia con il suo carico di sughero e riesce a raccogliere i superstiti e a portarli in salvo a La Ciotat. Questa la “cronaca” che si può dedurre da alcuni documenti conservati negli Archivi del Porto di Marsiglia. […]