Romagna: un milione di anni Alle origini del popolamento umano

Archeologia Viva n. 3 – gennaio/febbraio 1989
pp. 24-31

di Carlo Peretto, Alberto Antoniazzi, Mauro Cremaschi, Luisa Fontana, Luciana Prati e Franco Proli

Eccezionali risultati hanno dato le ricerche preistoriche in Romagna dove sono stati scoperti in gran numero siti frequentati dall’uomo in età paleolitica forse a partire da un milione di anni fa

Ecco la grande promessa archeologica di Monte Poggiolo

A partire dalla fine degli anni ’70 ricerche sistematiche, condotte prevalentemente ai piedi dell’Appennino faentino e forlivese, hanno permesso di identificare un gran numero di giacimenti paleolitici.

Nella quasi totalità dei casi essi risalgono al Paleolitico inferiore e contribuiscono, in modo determinante, non solo a precisare aspetti cronologici di questa regione, ma anche della Valle Padana. In particolare, per le fasi più antiche, gli insediamenti rinvenuti nel territorio possono essere riferiti a due distinti momenti cronologici.

Il più antico, caratterizzato da industrie su ciottolo, appartiene alle fasi iniziali del Paleolitico inferiore; il secondo, con bifacciali e tecnica levallois abbondantemente rappresentata, si colloca nelle fasi iniziali dello stesso periodo.

Se dovessimo cercare di dare una datazione ai complessi citati, dovremmo affermare che il ciclo più antico risale ad almeno 700 mila anni fa e verosimilmente ha un’età di circa 1 milione di anni, la seconda fase risale invece a 150-200 mila anni da oggi.

Le più antiche testimonianze della presenza dell’uomo in Romagna sono rappresentate da industrie su ciottolo e sono state segnalate in più di una località (Covignano, Forlimpopoli, Monte Poggiolo).

Tuttavia solo a Ca’ Belvedere di Monte Poggiolo è stato possibile definire, oltre agli aspetti tecnico-tipologici dei reperti litici, anche quelli relativi alla stratigrafia, paleontologia e palinologia.

Le ricerche in questo sito sono, comunque, ancora all’inizio per cui i risultati fino a ora acquisiti si debbono considerare parziali, anche se consentono già di tracciare un quadro relativamente completo della nostra storia più antica.

Monte Poggiolo rappresenta il punto più alto di uno spartiacque con sviluppo prevalente in direzione nord-sud. I terreni affioranti nell’area appartengono a una serie pleistocenica. Alla base vi sono sedimenti argillosi marini e litorali.

Questi, in base all’analisi della malacofaune, allo studio micro paleontologico e a raffronti con serie stratigrafiche già note, come ad esempio quella del Santerno, sono attribuiti all’Emiliano. […]