Archeologia Viva n. 124 – luglio/agosto 2007
pp. 66-67
di Marco D’Agostino e Stefano Medas
Prende avvio una nuova rubrica dedicata all’Archeologia navale alla Storia della navigazione attraverso le novità della ricerca nel contesto italiano e internazionale
In questa prima uscita presenteremo la disciplina e le fonti che costituiscono i ferri del mestiere di due sconosciuti personaggi: l’archeologo e lo storico navale
L’archeologia navale è una disciplina autonoma che si serve di fonti variegate. In sintesi essa si occupa dello studio evolutivo, funzionale e strutturale delle navi del passato. Ma non nasce con l’Archeologia subacquea, essendo in realtà molto antica. Si può senza dubbio affermare che abbia avuto origine nel Rinascimento, con la riscoperta e l’interesse per il mondo classico.
Una delle prime pubblicazioni a stampa sull’argomento si deve appunto al diplomatico e umanista francese Lazarus de Baif, che nel 1536 scrive il De re navali.
I testi “specialistici” dell’epoca, in cui comparivano le ricostruzioni di navi antiche, evidenziano chiaramente come gli “archeologi navali” del passato potessero disporre solo di una limitata quantità di fonti documentarie restando a loro preclusi i dati derivanti dall’esame dei relitti sommersi. A parte qualche eccezione che vedremo prossimamente… […]