Soknopaiou Nesos: templi e papiri nel Fayyum Dentro lo scavo

Soknopaiou Nesos: templi e papiri nel Fayyum

Archeologia Viva n. 124 – luglio/agosto 2007
pp. 50-55

di Mario Capasso e Paola Davoli

Nel deserto che bordeggia la più grande “oasi” egiziana l’Università di Lecce sta riportando in luce i resti di un santuario dedicato al dio coccodrillo con la testa di falco Soknopaios


Il sito era già famoso per migliaia di testi su papiro dell’archivio templare recuperati nell’arco di un secolo ma nessuno vi aveva finora condotto ricerche archeologiche sistematiche

Dopo dieci anni di scavo nel Fayyum condotti a Bakchias insieme all’Università di Bologna, il Centro Studi Papirologici dell’Università di Lecce ha iniziato dal 2003 un’esperienza autonoma nel sito di Soknopaiou Nesos (oggi la località di Dime), una cittadina greco romana a nord del lago Qarum.

L’insediamento, in pieno deserto, è raggiungibile solo su piste con mezzi fuoristrada e, proprio grazie alle difficoltà per accedervi, si è conservato meglio di ogni altro sito del Fayyum. Anche per questo è stato poco esplorato scientificamente.

Al tempo stesso, pur non essendo stato oggetto, come gli altri siti archeologici della regione, dei massicci sbancamenti dovuti ai sebbakhin (i raccoglitori di sebbakh, una sostanza argillosa ricca di residui organici, presente in grandi quantità nei siti antichi), esso è stato scavato da cercatori di antichità, soprattutto fra fine Ottocento e i primi venti anni del Novecento.

La sabbia che ricopre l’insediamento e il clima secco hanno infatti permesso la conservazione anche degli oggetti più deperibili in materiali organici, come i papiri, trovati a migliaia, venduti sul mercato antiquario del Cairo e oggi presenti in molte collezioni europee e statunitensi. […]