Concordia Sagittaria Una colonia romana in Veneto

concordia sagittaria archeologia

Archeologia Viva n. 123 – maggio/giugno 2007
pp. 26-39

di Alberto Vigoni e Elena Pettenò

Fra le Alpi e le lagune adriatiche su un modesto rilievo della grande pianura orientale abitata dai Veneti già agli inizi dell’età del Ferro si sviluppò un insediamento con precoci caratteri urbani

Su questo i Romani dedussero Iulia Concordia destinata a un importante ruolo strategico negli ultimi secoli dell’Impero

Concordia Sagittaria è oggi un popoloso centro all’estremità orientale della pianura veneta. Nel nome è il ricordo delle sue origini, ovvero della colonia romana dedotta alla metà del I sec. a.C., Iulia Concordia, mentre “Sagittaria” è un appellativo adottato alla fine dell’Ottocento e si riferisce all’antica fabbrica d’armi, frecce (in latino sagittae), che come riporta la Notitia Dignitatum vi trovò sede all’inizio del IV sec. d.C.

Il nome attuale è dunque l’esito della riscoperta del passato, che conobbe un’improvvisa accelerazione negli anni settanta del XIX secolo.

Prima di allora la memoria storica della città romana, solo di sfuggita citata dalle fonti antiche – Strabone e Plinio il Vecchio soprattutto – trovava riscontro, da una parte, nelle collezioni di oggetti antichi di alcune famiglie del luogo e, dall’altra, nel lavoro dei “cavatori di pietre”, uomini dediti al recupero di ogni frammento della città antica, soprattutto lapideo, che veniva venduto come prezioso materiale da costruzione in una terra di pianure alluvionali e lagune dove la pietra è assente come materia prima nel raggio di decine e decine di chilometri. […]