Tesori monetari: ricerche in Valle d’Aosta Numismatica

Archeologia Viva n. 122 – marzo/aprile 2007
pp. 70-71

di Claudio Gallo

In poco più di un secolo il territorio valdostano ha restituito settemila monete che ripercorrono la storia della valle con un particolare riferimento alla forte presenza romana

Dalla documentazione in possesso della Soprintendenza per i Beni culturali della Valle d’Aosta emerge che in un secolo di scavi sono state recuperate oltre settemila monete, per la maggior parte romane. Si tratta quasi sempre di esemplari rinvenuti singolarmente, mentre i ritrovamenti di gruppi monetari, i cosiddetti tesoretti (considerati tali con oltre venti pezzi), sono una decina. Vediamoli.

Monete imperiali al San Bernardo

Il primo imponente ritrovamento risale alla metà del XIX secolo, quando presso il valico del Gran San Bernardo, tornano in luce 526 piccoli bronzi, da Costanzo II (337-361) a Valente (364-378), ora nella collezione dell’Accademia di Sant’Anselmo di Aosta.

Pedaggio repubblicano

Un secondo tesoretto è scoperto nel 1856: sono 206 denari repubblicani trovati nel comune di Allein e coniati tra il 157 e il 27 a.C., forse il pagamento di un pedaggio da parte dei Romani ai Salassi, l’antica popolazione valdostana, per l’attraversamento del territorio negli anni che precedono la fondazione di Augusta Praetoria (Aosta) nel 25 a.C.
Il tesoretto tornò in luce per uno smottamento di terreno sulla vecchia strada che saliva al Gran San Bernardo. Venne portato a Torino, catalogato da Cornaglia e, nel 1866, pubblicato sul «Bollettino» dell’Accademia di Sant’Anselmo, che ne possiede 36 esemplari. […]