Butrinto: la città senza tempo Greci Romani e Veneziani in Albania

butrinto albania

Archeologia Viva n. 122 – marzo/aprile 2007
pp. 34-47

di Alessandro Sebastiani

Per quasi due millenni e mezzo il promontorio di una estesa area lagunare sulla costa dell’Albania che per questo conosciuto le principali civiltà del Mediterraneo dai Greci ai Romani ai Veneziani e ai Turchi

Miracolosamente sottratto alle mire di un’aggressiva speculazione edilizia Butrinto è ora un parco archeologico e naturalistico dove si gioca una partita decisiva per il futuro “sostenibile” del piccolo Stato balcanico

«Certatim socii feriunt mare et aequora...»: ‘Battono a gara i compagni il mare fendendo le onde, presto persi di vista gli aerei castelli feaci e, rasentando le spiagge d’Epiro, entriamo in un porto caonio, per salire all’alta città di Butroto». Così Virgilio (Eneide III, 290-293) descrive l’arrivo di Enea a Butrinto, antica città della Caonia, sulla costa dell’Epiro, oggi Albania (nel territorio di Saranda).

Da questo breve passo partiamo per un viaggio all’interno di uno dei centri urbani più fiorenti del mondo antico. Siamo nel basso Adriatico, di fronte all’isola di Corfù. Butrinto è situata su un piccolo promontorio calcareo a ridosso del lago omonimo e del canale di Vivari che porta al mare.

Esteso per ben sedici ettari, l’insediamento antico conserva rovine e monumenti che affondano le radici in una storia millenaria, contraddistinta da alterne vicende di fortuna e abbandono. La città è stata oggetto di attenzione da parte di viaggiatori e studiosi già dal XV secolo, fino alle ricerche condotte da Richard Hodges, dell’University of East Anglia di Norwich, che hanno portato alla creazione di un parco archeologico […]