Alla ricerca dell’oro di Kerma Civiltà egiziana e sudanese

kerma scavi archeologici

Archeologia Viva n. 121 – gennaio/febbraio 2007
pp. 20-28

di Alfredo e Angelo Castiglioni

Le missioni condotte dai fratelli Castiglioni in Sudan hanno consentito d’individuare decine di miniere nel cuore del deserto orientale

In particolare con le ultime spedizioni sono stati localizzati i siti dove veniva estratto l’oro per uno dei regni più antichi e potenti della Nubia

Ecco in anteprima le eccezionali conclusioni delle indagini

Dal 1989 anno in cui scoprimmo nello uadi el-Allaki, in Sudan, la dimenticata Berenice Pancrisia, ogni anno siamo tornati nel deserto nubiano per continuare gli scavi nella città e portare avanti le indagini nel vasto territorio che le autorità sudanesi ci hanno affidato in concessione.

Dopo anni di ricerche, questo immenso spazio desolato a est del Nilo non è più un “vuoto archeologico”, anche se è un mondo ancora poco noto, racchiuso nelle pagine di un libro ingiallito dal tempo, che abbiamo solo iniziato a sfogliare.

Abbiamo imparato ad amare questi territori, regno del sole e del silenzio. Non sono il “nulla” come li chiamano gli arabi, ma un luogo modellato dal vento in infinite e stravaganti sculture dove vivono i Beja, discendenti dagli antichi Medjai, noti fin dalle prime dinastie egizie.

Le immagini, fissate in migliaia di scatti, ci hanno permesso di realizzare un libro, Nubia, magica terra millenaria, edito da Giunti, dove abbiamo condensato quasi un ventennio di missioni archeologiche.

Tutti gli anni, da quel lontano 1989, abbiamo trascorso due o tre mesi, tra l’autunno e l’inverno, nella zona della nostra concessione archeologica, situata in prossimità del confine egiziano e che interessa oltre 90.000 kmq (circa le dimensioni dell’Irlanda) di deserto nubiano sudanese.

Ogni volta, per raggiungerla, abbiamo lasciato Khartoum, la capitale, e con gli autocarri abbiamo seguito le strade e le piste verso nord, transitando sovente nei cantieri archeologici lungo il Nilo. […]