Etruschi nel Chianti: un modello per Leonardo Obiettivo su...

Archeologia Viva n. 120 – novembre/dicembre 2006
pp. 64-67

di Carlo Starnazzi

La scoperta del grandioso tumulo funerario etrusco di Castellina per la sua configurazione architettonica circolare rinnovò nell’artista di Vinci un profondo interesse verso quelle strutture che avevano “in sé la figura del mondo”

Una disputa accanita tra Leonardo e i fratelli determinò l’occasione perché l’artista si rapportasse con singolare entusiasmo al mondo degli Etruschi. Fu infatti nell’estate del 1507, alla morte di Francesco da Vinci, zio di Leonardo, che venne aperto e letto quel testamento, in cui doveva apparire come unico erede universale dei suoi beni il figlio bastardo di ser Piero da Vinci.

Leonardo, sdegnato, invocò l’aiuto dei Luigi XII di Francia, che, nell’intento di sostenerlo nella causa, inviò una lettera alla signoria fiorentina, controfirmata dal suo potente segretario di Stato, Florimond Robertet, definendo il suo progetto «nostre paintre et ingénieur ordinaire», cioè “pittore e ingegnere di corte”.

Per tale ragione, il 18 settembre, Leonardo si trasferì da Milano a Firenze e avvalendosi di vecchi amici come Agostino Vespucci, già segretario di Machiavelli, spedì una lettera al cardinal Ippolito d’Este, perché con la sua influenza intervenisse in suo favore. Nel frattempo, in un foglio del Codice Atlantico, dov’è riportato un abbozzo di lettera, sfogava tutta la sua amarezza per il comportamento dei fratelli (CA, f. 571 av).

Arriva l’eco del rinvenimento

È appunto al suo rientro Firenze per affrontare la causa per l’eredità dello zio Francesco che Leonardo viene informato della notizia, da alcuni mesi largamente diffusa negli ambienti eruditi fiorentini, dello straordinario rinvenimento, il 29 gennaio 1507, di varie tombe etrusche all’interno di un tumulo, a Montecalvario (così denominato in epoca medievale perché vi si trovava la stazione-culmine di una Via Crucis) presso Castellina in Chianti (Si), all’epoca facente parte della Repubblica fiorentina.

Il territorio di castellina si trova al centro delle valli dei fiumi Arbia, Elsa e Pesa ed è collegato con la valle dell’Arno e con le città di Cortona, Chiusi e Volterra per vie naturali. In antico il sito si trovava, dunque, su uno dei più importanti itinerari dell’Etruria settentrionale interna, in posizione privilegiata per i traffici mercantili con i centri più evoluti della costa tirrenica e dell’interno come a Quinto Fiorentino, Artimino o Murlo. […]