Il relitto di Uluburun: sulle rotte dell’età del Bronzo Mediterraneo antico

Archeologia Viva n. 118 – luglio/agosto 2006
pp. 40-53

di Alessandra Giumlia-Mair e Unsal Yalcin

A quasi venticinque anni dalla scoperta continua a far parlare di sé la nave naufragata nel XIV secolo a.C. sui fondali della costa turca con un prezioso carico di lingotti di rame e mercanzia varia

Prosegue infatti lo studio dell’enorme quantità di oggetti recuperata dalle limpide acque di Uluburun capace di fornirci un’infinità di notizie sulla vita dei Paesi che si affacciavano sul Mediterraneo

Estate del 1982. Un pescatore di spugne intravede nelle acque azzurre della costa sudoccidentale della Turchia, vicino alla punta di Uluburun, degli strani oggetti che descrive al capitano del peschereccio come «biscotti di metallo». Il capitano ne dà notizia al Museo di archeologia marina di Bodrum.

Inizia così una delle più importanti ricerche archeologiche del XX secolo, quella del relitto di Uluburun e del suo carico eccezionale. Le operazioni di recupero sono affidate all’archeologo americano George Bass, dell’Istituto di archeologia navale dell’Università A&M del Texas, e all’archeologo Cemal Pulak, del Museo di Bodrum.

Qualche cifra: gli scavi subacquei, durati undici anni, si sono conclusi una decina d’anni fa; per il recupero dei materiali alla profondità di 40-60 metri, sono state necessarie 22.413 immersioni per un totale di 6613 ore. L’archeologia subacquea è di casa lungo la splendida costa meridionale della Turchia. Da sempre i pescatori locali trovano impigliate nelle loro reti anfore, statuette e chissà che altro…

Il famigerato banco di sabbia dell’isola di Yassi Ada, nelle vicinanze di Bodrum, è un autentico cimitero di relitti di tutte le epoche. George Bass iniziò la sua carriera recuperando il relitto di Capo Gelydonia, presso Antalya, datato intorno al 1200 a.C., all’epoca (inizi anni Sessanta) il più antico mai rinvenuto e il cui recupero andò a formare il nucleo del Museo di Bodrum.

Nelle stesse zone Bass recuperò una nave bizantina del VII sec. d.C., un relitto tardoromano, i resti di una nave turca della dinastia degli Osmani (1572 d.C.), un altro relitto dell’età del Bronzo, una nave medievale islamica, fino a scoprire la nave di Uluburun, Ma nessuno dei relitti recuperati in precedenza, né in seguito (dopo Uluburun sono state trovate altre cinque navi…) ha restituito un carico eccezionale come quello di Uluburun. […]