Ostia e la Schola del Traiano Dentro lo scavo

Archeologia Viva n. 117 – maggio/giugno 2006
pp. 60-65

di Camille Broquet e Isabelle Gonon

Gli scavi stanno riportando in luce le testimonianze di una serie di eleganti edifici

Questi edifici nel tempo si susseguirono nell’area dove infine sarebbe sorta la prestigiosa e monumentale sede di una corporazione cittadina

Il sito archeologico di Ostia offre al visitatore le vestigia di un lontano e glorioso passato che emana un senso di vicinanza e semplicità familiare. La città antica, progressivamente abbandonata e spogliata a partire dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.), si assopì sotto le alluvioni del Tevere. Al suo posto non fu mai costruita una città moderna.

Se si deve attendere gli ultimi decenni del XIX secolo per vedere organizzate le prime reali campagne di scavo, è tuttavia al progetto della Esposizione universale romana che si deve il suo aspetto attuale: gli scavi e i considerevoli restauri intrapresi tra il 1936 e il 1939, benché affrettati e poco rispettosi delle norme scientifiche oggi in vigore, ci hanno fatto pervenire un patrimonio storico inestimabile.

Da ormai sei anni, un’équipe d’archeologi francesi, diretta da Jean-Marc Moret e Thomas Morard (Università Lumière Lyon 2), ha il privilegio di lavorare su questo eccezionale sito, in stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Ostia e con la piena fiducia della stessa soprintendente Anna Gallina Zevi. […]