Valtiberina toscana: là dove il Tevere è un giovane fiume… Dalla Preistoria alla Storia

Archeologia Viva n. 117 – maggio/giugno 2006
pp. 48-58

a cura di Adriana Moroni Lanfredini

Trent’anni di ricerche condotte dall’Università di Siena hanno contribuito in modo determinante a conferire spessore storico a una regione – l’Alta Valle del Tevere – che era stata estremamente avara di rinvenimenti archeologici

Siamo così in grado di ripercorrere le principali tappe del popolamento umano dalle origini fino all’epoca etrusca nella terra che ha dato i natali a Piero della Francesca

L’Alta Valle del Tevere rappresenta una naturale via di transito che mette in comunicazione le regioni centrali che si affacciano sul Tirreno con i passi appenninici che conducono al versante adriatico.

Nonostante questo ruolo di fulcro per l’Italia centrale, l’indagine archeologica in Valtiberina è un fatto recente. Se si eccettua la scoperta dei giacimenti del Paleolitico inferiore sulle colline di Anghiari (Ar), bisogna arrivare alla metà degli anni Ottanta per avere notizie consistenti sul popolamento della valle.

È da questo momento in poi che l’intensificarsi delle ricerche a opera dell’attuale Sezione di Ecologia Preistorica dell’Università di Siena e del Gruppo Archeologico di Sansepolcro, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, ha consentito d’individuare numerosi siti dal Paleolitico all’epoca romana.

Le indagini hanno messo in evidenza come il territorio dell’Alta Valle del Tevere abbia recepito influssi culturali di diversa estrazione e come questi abbiano prevalso alternativamente fra le genti che di volta in volta si stanziarono lungo le rive del fiume.

Gli studi condotti da geologi e paleontologi della stessa Università di Siena e dell’Università di Perugia hanno, inoltre, consentito di ricostruire le condizioni geografiche e ambientali del territorio fino da periodi antecedenti la comparsa dell’Uomo. […]