Archeologia Viva n. 116 – marzo/aprile 2006
pp. 74-78
di Claudia Beretta
Grazie al costante impegno del Museo Civico la capitale mondiale del documentario archeologico ha ospitato la sedicesima edizione di una Rassegna che si arricchisce di esperienza e contenuti presentando ogni anno l’intera produzione di quanti si dedicano a comunicare il passato (per capire il presente) attraverso il cinema
Archeologia per tutti, con linguaggi semplici e condivisi. Questa, anche per la recente edizione (la sedicesima, ottobre 2005), la parola d’ordine della Rassegna internazionale del cinema archeologico, come sempre organizzata dal Museo Civico di Rovereto con la collaborazione di Archeologia Viva e il contributo di Provincia di Trento e Regione Trentino Alto Adige, per la direzione di Dario Di Blasi. La pioggia battente durante tutta la settimana di proiezioni non ha impedito la partecipazione del consueto folto pubblico di appassionati. Nell’auditorium cittadino, sotto la splendida cupola in vetro e acciaio dell’architetto Mario Botta, il passato è stato riproposto in settanta documentari di quindici nazioni: dall’Europa all’America, dal Medio Oriente fino alla lontana Australia, alla scoperta della storia e dell’archeologia, ma anche di luoghi, paesi e popoli.
In questi anni la Rassegna non si è fermata a Rovereto, ma ha viaggiato, esportando il proprio messaggio attraverso la collaborazione con i maggiori festival europei (Atene, Bordeaux, Kiel…) e con eventi organizzati sul territorio regionale, ma anche sulla piazza nazionale e all’estero, nei musei toscani, a Roma, a Torino, ad Agrigento, a Lecce, in Spagna, in Francia, in Germania, in Grecia, in Croazia, in Turchia, in Egitto… E al contempo, pur uscendo nel mondo, il patrimonio della Rassegna, fatto di archeologia in immagini, è diventato, grazie al suo “contenitore”, il Museo Civico di Rovereto (dal 1986 diretto da Franco Finotti), un giacimento culturale della città trentina, ma anche, soprattutto, il più grande archivio mondiale di cinematografia del settore, cui ricercatori e appassionati possono attingere. […]