La Cina dei Tang Oriente in mostra a Napoli

Archeologia Viva n. 116 – marzo/aprile 2006
pp. 20-31

a cura di Piero Pruneti

Fu un momento di particolare splendore nella storia plurimillenaria del grande impero asiatico caratterizzato da una meravigliosa apertura culturale verso il mondo esterno

Questa favorì un eccezionale sviluppo dell’economia e delle arti prima che le spinte xenofobe e nazionaliste contribuissero alla fine di un’epoca per molti aspetti irripetibile

Si legge spesso della dinastia Tang come di uno dei periodi di massima potenza e gloria di tutta la storia cinese. Se ne precisa la data d’inizio nel 618 d.C., quando essa prese il posto della precedente dinastia Sui (581-618), che aveva avuto il merito di riunificare l’impero nel 589, oltre due secoli e mezzo dopo la sua frammentazione iniziata nel 317. Se ne stabilisce la data della fine nel 907.

Si aggiunge che quella Tang fu una delle dinastie cinesi che durarono più a lungo e che, più di qualsiasi altra, rappresenta il culmine della civiltà cinese, una specie di età dell’oro della Cina, un’epoca in cui le istituzioni, le arti, le lettere, le scienze sono rappresentate ai più alti livelli.

È innegabile che, a volerlo considerare globalmente, il periodo che va dal 618 al 907 è uno dei periodi più ricchi e significativi della storia cinese. Non è utile, tuttavia, alimentare il luogo comune che a volte tende a trasformare la Cina dei Tang nel luogo dell’utopia fattasi realtà.

Tutto ciò che vien detto di positivo dei quasi tre secoli che vanno dal 618 al 907 è in gran parte vero solo se riferito a periodi particolari. La dinastia Tang non durò affatto così a lungo. Tralasciando gli anni di marasma iniziale durante i quali i Tang non controllavano l’immenso impero, la dinastia ebbe termine, in realtà, nel 690.

È vero che rinacque a nuova vita nel 705, e che la prima metà dell’VIII secolo è generalmente considerata uno dei suoi periodi più fulgidi, ma si potrebbe insinuare il sospetto che essa visse allora della rendita politica accumulata nei decenni precedenti il 705 e che, nonostante le apparenze, creò le condizioni dei mali che la resero in seguito estremamente fragile. […]