Dita spezzate: artisti della Mesoamerica Storie precolombiane

messico civiltà e archeologia precolombiana

Archeologia Viva n. 114 – novembre/dicembre 2005
pp. 46-55

di Davide Domenici

Presso Olmechi Maya e Aztechi le opere di scribi pittori e scultori avevano funzione di propaganda politica

Ma quando il sovrano perdeva la guerra l’espiazione della colpa toccava anche ai suoi “propagandisti” che subivano lo scempio delle mani con cui avevano lavorato

Il sovrano Cielo Arpia, abbigliato con un grande copricapo di piume e con una casacca di pelle di giaguaro, stringe in pugno la lancia di guerra. È in piedi sul gradino più elevato di una scalinata. Un alto dignitario, alla sua destra, gli presenta il frutto della recente e vittoriosa battaglia: i prigionieri, sui cui corpi denudati e legati sono leggibili i segni del supplizio, sono seduti sulla gradinata; uno giace riverso e ai suoi piedi c’è una testa mozzata, gli altri si guardano terrorizzati le dita rotte e sanguinanti. Spruzzi di sangue dicono che agli sconfitti sono state anche strappate le unghie.

Questa istantanea della vita politica maya, immortalata nelle celebri pitture murali di Bonampak (Chiapas), ci rammenta quanto fosse atroce il destino dei prigionieri di guerra; un destino che spesso li portava a essere immolati sugli altari delle città vincitrici. 
Ma, a ben guardare, quest’immagine ci dice qualcosa di più: uno dei prigionieri, sulla destra della scena, tiene in mano uno stilo che ne rivela la professione: è un its’ at, uno scriba-artista, il cui compito era quello di glorificare in dipinti e bassorilievi le imprese del sovrano.

In quest’occasione la sorte della battaglia gli era stata avversa e a lui e ai suoi colleghi fu imposto il supplizio più duro: lo scempio delle mani, gli “strumenti” che avevano sostenuto il sovrano sconfitto.

Forse nessun’altra opera d’arte descrive in modo così chiaro il profondo nesso che univa l’espressione artistica (e la scrittura) alle esigenze del potere politico nell’antica Mesoamerica, l’area geografica che comprende Messico, Guatemala, Honduras, Belize e Salvador, dove si svilupparono le civiltà di Olmechi, Maya e Aztechi. […]