Fenici: l’Oriente in Occidente Popoli del Mediterraneo

Archeologia Viva n. 109 – gennaio/febbraio 2005
pp. 18-33

di Enrico Acquaro e Altri

Furono grandi navigatori commercianti imbattibili e fondatori di città in tutto il bacino mediterraneo e comunque fra i massimi protagonisti della storia antica

Per questo in passato non è stato sempre facile contenere la loro vicenda nei limiti di un’analisi oggettiva che ora viene proposta in un’attenta mostra a Milano

Quando il 23 settembre del 1862 lo scrittore francese Gustave Flaubert, l’autore di Madame Bovary, lamentava che la vicenda della sua Salammbô aveva in Cartagine uno spaventoso vuoto di documentazione storica, non aveva certamente torto. Dopo un secolo e mezzo circa questo “vuoto” si è notevolmente colmato.

Gli studi attuali hanno evidenziato, accanto al magistero fenicio di civiltà esercitato in parallelo a quello greco e all’incontro con le culture protostoriche occidentali, momenti di sintesi e di confronto che portano buona parte del Mediterraneo a esprimere una serie di valori unitari.

Contribuiscono a definire questa nuova unità le radici orientali che sono veicolo costante di crescita, portata in Occidente sia dai Fenici sia dai Greci. I Fenici sono protagonisti consapevoli di questo trasferimento di idee e di tecniche.

Per tornare a Flaubert, siamo portati a ritrovare nell’Occidente punico, e non solo, motivi culturali e artistici dell’Oriente: esattamente questo fu l’itinerario dello scrittore, che nel suo viaggio a Cartagine ripercorse le suggestioni delle precedenti spedizioni in Siria e in Egitto.

Dunque all’origine dell’unità mediterranea e della stessa identità europea si pone un complesso fenomeno di trasmissione di cultura e di innovazioni tecnologiche da Oriente a Occidente.

Fervide di impulsi in tal senso, tra la fine dell’età del Bronzo e l’inizio dell’età del Ferro, intorno alla metà del II millennio a.C., prendono avvia spedizioni commerciali dai porti dell’Egeo e dell’Asia Minore alla ricerca di nuovi mercati e terre di popolamento.

Poi, verso il 1000 a.C., i Fenici si impongono come protagonisti della frequentazione commerciale. Appunto sulle rotte dei Fenici, alcune regioni si affacciano per la prima volta alla storia, mentre per altre i nuovi impulsi producono sviluppi imprevedibili. […]