Il Doriforo di Policleto: armi e bagagli A proposito di...

Archeologia Viva n. 107 – settembre/ottobre 2004
pp. 80-84

di Paolo Moreno e Annalisa Venditti

Un saggio di Vincenzo Franciosi ha messo in discussione quella che sembrava una sicura acquisizione nella storia dell’arte antica: partendo da alcune osservazioni dell’archeologo napoletano sulla copia da Pompei al Museo nazionale di Napoli, Paolo Moreno propone una nuova ricostruzione del capolavoro di Policleto nella tradizionale identificazione

Tra le scoperte che si moltiplicano grazie allo studio delle copie romane da originali greci, sono di particolare interesse le osservazioni dell’archeologo napoletano Vincenzo Franciosi sul marmo del Doriforo rinvenuto nel 1797 nella Palestra Sannitica di Pompei ed esposto al Museo nazionale di Napoli. Va detto subito che Franciosi utilizza i dati, di per sé inconfutabili, della sua indagine per negare l’identificazione del capolavoro di Policleto nel tipo statuario sempre accettato come “portatore di lancia”, ma nella tradizione letteraria e archeologica non si trova supporto per dare al tipo del Museo di Napoli il titolo di un’altra opera del catalogo di Policleto. L’alternativa ora illustrata dallo stesso Franciosi di porre una lancia (dóry) nella destra dell’Efebo Westmacott al British Museum per farne l’autentico Doriforo, non porta a conclusioni più realistiche degli innumerevoli esperimenti che si sono succeduti nel tempo per decifrare l’insolito gesto del giovane a Londra. […]