Troia. Non fu solo una guerra Mediterraneo orientale

Archeologia Viva n. 107 – settembre/ottobre 2004
pp. 54-69

di Valerio Massimo Manfredi e Massimo Becattini;
intervista a Louis Godart di Giulia e Piero Pruneti

Il clamore del film “Troy” ci offre l’occasione per ricostruire la plurimillenaria vicenda della città della Troade vista attraverso il racconto di Omero e i risultati delle indagini archeologiche

Non senza una certa soggezione attraversiamo la piazza piena di sole e imbocchiamo la breve rampa che porta all’entrata del Quirinale. Dalla cima del Colle si rinnova la magia del panorama su San Pietro e i palazzi vaticani, oltre il Tevere, dove nel 1870 si trasferì la corte pontificia lasciando il Quirinale ai Savoia. Un papa sfrattato dalla sua casa. I “due nemici”, il re e il pontefice, che per decenni non si parlano e che si scrutano dalla finestra. E alla fine la Repubblica che eredita. Riflessioni inevitabili per chi non capita spesso da queste parti…

All’interno del palazzo ci aspetta un suo temporaneo inquilino, il professor Louis Godart, ordinario di Filologia micenea all’Università di Napoli “Federico II”, fra i massimi studiosi delle civiltà egee e ora consigliere del presidente Ciampi per la conservazione del patrimonio artistico. È da poco uscito un suo saggio, In margine all’Iliade, Il Veltro Editrice, documentato e piacevolissimo che, dopo l’uscita di Troy, ci ha spinti a cercare un “incontro chiarificatore” su tutta la vasta tematica relativa alla guerra e al poema più famosi dell’antichità. Louis Godart è un belga che ha venduto l’anima al Mediterraneo e del meridione d’Europa ha assunto il cuore e la schiettezza. Quando ci vediamo? «Appena capitate a Roma». Dove? «Al Quirinale. Per entrare lascio detto al corpo di guardia…». […]