Archeologia Viva n. 106 – luglio/agosto 2004
pp. 68-73
di Claudio Saporetti
Nel Kurdistan iracheno una spedizione italiana ha raggiunto il Pira Magrun/Nisir che gli antichi testi mesopotamici sembrano indicare come punto d’arrivo della mitica Arca
E alla fine l’arcobaleno di una bandiera ha concluso il progetto scientifico con un messaggio di pacificazione
Una quindicina di anni fa, dopo una serie di ricerche condotte a Roma, Pisa e Heidelberg, era stata preparata una spedizione in Iraq. Si trattava di salire su quel monte che, dai testi mesopotamici, figurava essere quello su cui approdò l’Arca dopo il Diluvio.
La spedizione aveva due mire precise, senza la minima presunzione di scoprire “arche” di sorta: sotto l’aspetto scientifico, premeva visitare la montagna anche per capire come mai era stata scelta dalle popolazioni mesopotamiche come punto d’arrivo dell’Arca; sotto un ben altro aspetto, premeva l’intenzione di lanciare, sul quel mitico monte, un messaggio di pace, in coincidenza con la fine della tremenda guerra Iraq-Iran (1980-1988).
La spedizione, che avevamo chiamato “Ana shad salimi“, ovvero ‘Verso il monte della pace’, ha avuto luogo solo nel giugno 2003, dopo tanti anni, perché era stata impedita – quasi una beffa – da una nuova guerra, la guerra del Golfo del 1990-91. Paradossalmente, quel nostro progetto è stato reso possibile da un’altra guerra ancora, quella iniziata la primavera dello scorso anno.
Che il cosiddetto Diluvio sia avvenuto, o quanto meno immaginato, in Mesopotamia, è suggerito da almeno due indizi:
1. La Lista dei Re sumeri (e non solo) divide la storia mesopotamica in due fasi, intramezzate dallo “iato-diluvio”: prima e dopo il diluvio la “regalità” è stata prerogativa di varie città che si sono succedute, e che sono tutte dell’area mesopotamica;
2. I più antichi racconti del Diluvio sono mesopotamici (sumeri e accadici).
Stando agli indizi che ci offrono le fonti, il Diluvio appare dunque come un disastroso episodio che interessò la Terra fra i due fiumi. Qui il Diluvio avvenne e fu registrato o comunque fu immaginato, qui divenne mito prima che la sua storia si espandesse presso i popoli vicini, da Ugarit alla Palestina ebraica, dall’India alla Grecia. […]