Akhenaton: i misteri di Amarna La storia sul Nilo

Akhenaton e i misteri di Amarna

Archeologia Viva n. 103 – gennaio/febbraio 2004
pp. 32-46

di Francesco Tiradritti

Lo sfortunato tentativo riformatore di Amenofi IV fondatore del culto dell’Aton e di una nuova capitale sul Nilo provocò una reazione distruttiva della sua immagine che rende il movimentato periodo amarniano uno dei più controversi della storia dell’antico Egitto

Il fascino di un’epoca che ci insegue tutt’oggi fino alla recente discutibile “scoperta” della mummia della bella Nefertiti

Tra il 1550 e il 1075 a.C. l’Egitto attraversò uno dei momenti di massimo splendore. In questi cinquecento anni, a cui la moderna egittologia ha dato il nome di Nuovo Regno, la civiltà faraonica tocca l’apice della propria potenza. Gli eserciti egizi raggiungono l’Eufrate in Siria e la Quarta Cateratta in Sudan, mentre la Valle del Nilo conosce un’attività costruttiva che non ha precedenti e che non verrà mai più eguagliata.

Il Nuovo Regno è quindi il periodo storico dell’antico Egitto per il quale, dopo tremila anni, ci rimangono più testimonianze, dagli enormi templi in pietra degli dèi alle case in mattone crudo della gente comune, dalle frettolose annotazioni degli scribi su papiri, cocci e schegge di calcare (gli ostraka) alle lunghe iscrizioni lasciateci dai sovrani sui monumenti grandiosi.

Questa enorme messe di materiale documentario, archeologico e testuale, getta vivida luce sulla maggior parte di questi cinque secoli consentendo, in taluni casi, non solo di ricostruire gli avvenimenti principali, ma anche di entrare nel quotidiano della civiltà egizia. Vi è tuttavia un periodo, una cinquantina d’anni, dalla fine del regno di Amenofi III (1387-1350 a.C.) alla morte di Horemheb (1319-1291 a.C.), per il quale la ricostruzione storica risulta difficoltosa. […]