Prassitele in fondo al mare: il Satiro di Mazara Obiettivo su...

Archeologia Viva n. 100 – luglio/agosto 2003
pp. 72-77

di Paolo Moreno, Annalisa Venditti, Carmela Angela Di Stefano e Sebastiano Tusa

La statua in bronzo del Satiro in estasi rimasta nelle reti di un peschereccio di Mazara del Vallo è uscita splendida dai laboratori dell’Istituto centrale del restauro e riconosciuta come un originale del grande Prassitele

Il Satiro in estasi, di recente esposto nella capitale presso la Camera dei Deputati, ha segnato un’eccezionale conquista nella nostra conoscenza dell’arte greca. Rinvenuto nel canale di Sicilia dai pescatori di Mazara del Vallo tra il 1997 e il 1998 (prima la gamba sinistra, poi il torso) il Satiro è stato pulito, ricomposto e innalzato su di un complesso supporto a opera dell’Istituto centrale del restauro.

La recente esposizione ha rinnovato i fasti romani dei Bronzi di Riace (al Quirinale nel 1982). I due eroi erano stati in quella prima fase curati a Firenze dal Laboratorio di restauro della Soprintendenza archeologica per la Toscana; più tardi dai tecnici dello stesso Istituto centrale per il restauro (1992-1995): dalle indicazioni dei geologi venne allora la certezza che il Bronzo A era stato fuso ad Argo, quindi l’attribuzione ad Agelada, e l’identificazione con Tideo, esponente della schiera dei Sette a Tebe, quale si ergeva sull’agorà di Argo; il compagno (il Bronzo B, quello mancante di un occhio – ndr), indipendentemente accertato come opera di Alcamene, è l’indovino Anfiarao.

Anche nel caso del Satiro il merito dei restauratori è stato fondamentale ai fini dell’identificazione e dell’attribuzione del manufatto. Man mano che Paola Donati, operando con altre colleghe nel laboratorio del San Michele, liberava il bronzo dalle incrostazioni, si confermava la suprema qualità del modellato nel controllo di un plasticatore impeccabile. Dove la pelle non fosse fatalmente erosa, emergeva una nettezza scevra di ogni effetto barocco: forme compatte e raccolte in una classica compostezza tanto più stupefacente nella sfrenata esibizione del protagonista. […]