Dal Portogallo il rebus antropologico del “menino” Dentro lo scavo

Archeologia Viva n. 99 – maggio/giugno 2003
pp. 68-74

di Diego Angelucci

Quale fu la sorte dei neandertaliani all’arrivo in Europa degli uomini moderni? Scomparvero senza lasciare traccia o conserviamo parte della loro eredità? E quali rapporti ebbero con i nuovi arrivati? La straordinaria scoperta della sepoltura di un bambino di venticinquemila anni fa può suggerirci delle risposte

Per gli amici è il “menino do Lapedo“, il ‘bambino di Lapedo’; gli studiosi lo indicano anche con la sigla “LV1”, senz’altro meno familiare… Il nostro “menino” fu sepolto circa 25.000 anni fa nella rientranza di una parete rocciosa della valle di Lapedo (il sito è oggi noto come riparo di Lagar Velho), non lontano dalla cittadina di Fátima. Stiamo parlando di una sepoltura paleolitica scoperta recentemente, che ha aperto un acceso dibattito nel mondo antropologico e archeologico.

Cronache da una piccola valle portoghese: la scoperta
La nostra storia comincia nel 1992, quando nella valle di Lapedo iniziarono i lavori per l’apertura di una strada. All’epoca nessuno si accorse che la ruspa stava distruggendo strati preistorici con reperti e resti umani. La solitudine del luogo e l’interruzione delle opere fecero dimenticare questa località, fino al 28 novembre 1998. Quel giorno, João Maurício e Pedro Souto perlustravano la valle in seguito alla segnalazione di pitture rupestri fatta da uno studente. Arrivati di fronte al vecchio scasso della strada, i due archeologi si resero subito conto d’avere a che fare con una stazione preistorica. Il terreno era letteralmente cosparso di reperti sparpagliati, che vennero raccolti e consegnati all’ente di competenza, l’Ipa (Instituto Português de Arqueologia). Tra questi c’erano anche resti umani, che fecero sobbalzare sulla sedia João Zilhão, all’epoca direttore dell’istituto: le ossa erano rivestite d’ocra, una caratteristica tipica di molte inumazioni paleolitiche europee, che faceva supporre l’esistenza di una sepoltura. La successiva visita a Lagar Velho confermò l’ipotesi, per cui si decise l’avvio di uno scavo archeologico. […]