Brasile: Preistoria del Sertao I primi Americani

Archeologia Viva n. 99 – maggio/giugno 2003
pp. 38-47

di Fabio Parenti

Quando arrivò l’uomo nell’America del Sud? La missione archeologica italo-brasiliana della Fondazione Lerici sta esplorando una serie di giacimenti fossili che documentano la più antica presenza umana in un periodo anteriore a quello comunemente accettato per il popolamento del continente

Il Nuovo Mondo ci è noto soprattutto per le grandi culture classiche andine e mesoamericane o per la più remota preistoria dei popoli cacciatori delle grandi pianure degli Stati Uniti. In entrambi i casi siamo portati a evocare il passato di questo continente, il più esteso in latitudine e forse perciò il più differenziato culturalmente, immaginandolo come un lungo sogno interrotto violentemente dall’arrivo degli Europei. L’America dell’Oltreoceano e del diverso culturale è stata da subito idealizzata dai sapienti del Vecchio Mondo – e dai loro monarchi committenti – come luogo principe dell’esplorazione da parte dell’Occidente in armi, alle prese con qualcosa di totalmente imprevisto e, comunque, di ignoto: a cominciare dalla botanica e dalla zoologia, per estendersi all’inquietante varietà delle lingue e all’assoluta alterità etnografica, l’America ha stimolato viaggi ed esplorazioni fra le più fruttuose della storia della scienza. Se dunque furono le grandi civiltà statuali ad attirare per prime e più a lungo la ricerca archeologica, non meno importanti per la storia del più antico popolamento del continente si dimostrarono in seguito gli altopiani orientali e le pampas del Sudamerica. […]