Arslantepe: alle origini dello Stato Scavi italiani in Turchia

Archeologia Viva n. 99 – maggio/giugno 2003
pp. 20-36

di Debora Barbagli e Marcella Frangipane

Nell’Anatolia orientale la collina di Arslantepe ha rivelato quella che con ogni probabilità è la prima testimonianza al mondo di una società “statale” organizzata intorno a un palazzo pubblico dove si gestiva la concentrazione delle merci prodotte nel territorio

Gli scavi che da decenni la missione italiana dell’Università “La Sapienza” conduce nell’antico sito di Arslantepe, ‘collina dei leoni’ in turco, nella piana di Malatya, continuano a offrire importanti dati per la comprensione di millenni di storia in una regione – l’Alto Eufrate turco – di confine culturale tra Mesopotamia, Anatolia e mondo Caucasico e Transcaucasico, dove si sono incontrate, e scontrate, alcune tra le più grandi civiltà del Vicino Oriente. In particolare le scoperte degli ultimi anni hanno illuminato quell’importante periodo, tra metà IV e inizi III millennio a.C., che vide il formarsi delle prime realtà di potere centralizzato, precorritrici del fenomeno di organizzazione “statale”e territoriale su cui si è imperniata la Storia, e il loro evolversi e modificarsi in un’area di intensi contatti sociali e culturali. Il confronto con gli stessi antichi siti della vicina Mesopotamia ha messo in evidenza l’originalità e la precocità di Arslantepe nell’accentramento e nel controllo delle risorse economiche, appunto un tipo di organizzazione “statale” che, per la fase più antica, fino a poco tempo fa si riteneva esclusivo delle fertili terre alluvionali fra il Tigri e l’Eufrate.

Il tell di Arslantepe sorge in una vasta area pianeggiante, a nord della catena del Tauro e a ovest dell’alto corso dell’Eufrate, bagnata dagli affluenti del grande fiume e dalle piogge della zona pedemontana. Qui gli scavi hanno evidenziato una sequenza ininterrotta di strati e di corrispondenti periodi di occupazione che va dal Calcolitico (4500 a.C.) alla fine dell’età Neo-Ittita (IX-VIII sec a.C.) e, dopo una lunga fase di abbandono, alla ripresa dell’occupazione in età tardo romana e bizantina. Gli strati più bassi del tell finora raggiunti dai ricercatori risalgono al tardo Calcolitico (o tarda età del Rame) e presentano numerose fasi di ricostruzione dell’abitato. Tra il 3700 e il 3400 a.C., l’epoca più antica finora documentata su ampie estensioni ad Arslantepe, che nella sequenza delle fasi del sito corrisponde al periodo di occupazione VII, dono databili alcuni edifici monumentali con aree contraddistinte da funzioni diverse che si mantennero anche nel peirodo successivo (il VI A nella sequenza interna). […]