Per una università europea La voce della storia

Archeologia Viva n. 98 – marzo/aprile 2003
p. 87

di Jacques Le Goff

Il Medioevo ha lasciato un messaggio ineludibile per i popoli e i governi dell’Europa monetaria: la creazione di un libero spazio culturale fondato sulla mobilità di insegnanti e studenti

Su richiesta dell’imperatore Carlo IV, re di Boemia, papa Clemente VI fondava a Praga una università, inaugurata l’anno successivo, il 1348, dallo stesso imperatore: la prima università dell’Europa centrale, a est del Reno e a nord delle Alpi. Era un decisivo ampliamento della carta universitaria europea, un solido punto storico nella costruzione dell’Europa odierna.

Mi sia consentito evocare dei ricordi personali, parte del “mio Medioevo” biografico, ma anche riguardante noi tutti. Nel febbraio del 1948 lavoravo all’università di Praga e, come borsista, abitavo in un collegio di studenti, per lo più cecoslovacchi. Ero impegnato nel mio primo lavoro di ricerca di storia medievale, dal titolo La creazione e gli esordi dell’università di Praga, 1347/1348-1409. Non sapevo che in quei giorni avrei assistito a un evento decisivo per l’instaurarsi della “cortina di ferro” che avrebbe diviso in due l’Europa e per l’avvio della guerra fredda: il “colpo di Praga”, la conquista del potere da parte dei comunisti. Preoccupato di raccogliere sul posto il maggior numero possibile di notizie sulla situazione, vidi andare al potere, fra l’inquietudine della maggior parte della popolazione e degli intellettuali, quello che poi è stato chiamato il “socialismo reale”: l’inizio della fine, per decenni, della libertà e della democrazia. […]