Alle radici dei Liguri Obiettivo su...

Archeologia Viva n. 95 – settembre/ottobre 2002
pp. 86-88

di Danilo Bruno e Andrea Lamberti

Le Alpi marittime conservano testimonianze preistoriche di straordinario valore che costituiscono il lontano substrato di un popolo divenuto famoso per la sua resistenza alla penetrazione romana

Le Alpi sono stati uno dei luoghi d’origine della civiltà europea. Abitate da entrambi i versanti e soprattutto valicate fin dai tempi più antichi (l’esempio dell’uomo del Similaun è uno dei più significativi) esse hanno costituito un ostacolo naturale, ma non una barriera mentale. Piuttosto, un fattore di unione fra genti con problematiche economiche e ambientali comuni.

Fra le popolazioni protagoniste del territorio alpino prima della conquista romana sono senz’altro i Liguri. Poco si sa dell’origine di questo popolo, le cui tracce si perdono nella mitologia greca. I Liguri sono citati nel Prometeo legato del poeta tragico ateniese Eschilo (circa 525-456 a.C.) e, in particolare, nel frammento dello storico e geografo greco Strabone (circa 63 a.C.-19 d.C.) dove Prometeo predice a Eracle l’incontro con il forte e orgoglioso popolo dei Liguri. Essi occuparono una vasta parte dell’area alpina occidentale, dal mare che porta i loro nome fino a circa l’attuale Svizzera, mentre a sud si estesero sul territorio appenninico con esperienze di grande rilievo, ad esempio, nella zona del Tigullio (Riviera Ligure di Levante) e in Lunigiana (la valle del Magra fra le attuali Liguria e Toscana).

Ma non si deve pensare a un unico popolo, soggetto a una comune autorità, bensì a molte e divise tribù. Fu senza dubbio questo uno degli elementi che facilitò la loro sconfitta: Augusto completò la conquista delle Alpi tra il 25 e il 9 a.C.; in particolare sottomise le Alpi occidentali nel 14 a.C. e, l’anno successivo, iniziò la costruzione della via Julia Augusta che collegava Roma con le periferie occidentali dell’impero. Una sosta a La Turbie, vicino a Monaco, ci porta davanti al grande monumento costruito dai Romani sulla cima della montagna tra il 7 e il 6 a.C., al tempo di Augusto, dopo gli archi di Susa e di Aosta, per consacrare la loro ormai incontrastata supremazia sulle Alpi occidentali. […]