Roca e le civiltà sulla punta del Salento Dentro lo scavo

Archeologia Viva n. 95 – settembre/ottobre 2002
pp. 68-72

di Nicola De Paulis

Affacciato sul canale d’Otranto il sito godette una posizione privilegiata per i contatti con l’opposta sponda adriatica e il mondo Egeo fra la Preistoria e il Medioevo

Le popolazioni costiere della Puglia meridionale erano in contatto con le civiltà del Mediterraneo orientale, quali la cretese e la micenea, già dal XVI sec. a.C. Le testimonianze di questi rapporti ci sono offerte soprattutto dai vasi decorati che venivano scambiati con materie prime e derrate alimentari e che per le popolazioni preistoriche dell’Italia meridionale costituivano veri e propri oggetti di esibizione sociale. Tali sono i vasi e le brocche di fattura micenea ritrovati negli scorsi anni nei villaggi costieri dello Jonio, a Scoglio di Tonno e Porto Perone, nel golfo di Tarato e lungo il litorale adriatico. I rapporti della civiltà cretese con le genti japigie, gli antichi abitanti della Japigia, la parte più meridionale della Puglia, fanno invece anche parte dei miti e delle leggende che stanno alle origini della civiltà mediterranea.

Una di queste, riportata dallo storico greco Erodoto (VIII, 170), narra appunto come i Cretesi, di ritorno dalla Sicilia, dove per cinque anni avevano assediato Camico (città pregreca localizzata nei dintorni di Agrigento – ndr) e dove aveva trovato la morte il loro re Minosse, furono spinti dalla tempesta sulle coste della Japigia. Essendo andate distrutte le navi fondarono qui la città di Hyrie, forse l’odierna Oria (Br), e «sarebbero diventati invece che Cretesi, Japigi – Messapi». Alla fonte del mito non c’erano solo gli scambi di derrate, le rotte egeo-mediterranee, le importazioni di vasi e oggetti decorati, ma doveva esistere tutto un mondo di relazioni, di spiritualità, religiosità, di cui nulla si sapeva solo pochi anni or sono e che ora sta cominciando a emergere, grazie alle indagini condotte sul sito di Roca Vecchia dall’Università di Lecce sotto la direzione di Cosimo Pagliara, di concerto con altri istituti italiani e stranieri fra cui la Scuola normale superiore di Pisa.

Roca Vecchia, nel comune di Melendugno (Le), si trova sulla costa adriatica del Salento, sul canale d’Otranto, in uno splendido tratto di mare proteso verso l’Epiro (la sponda albanese dista solo 37 miglia) e le isole greche. In antico la profonda insenatura doveva costituire un piccolo ma eccellente approdo naturale, tutt’oggi utilizzato nottetempo dagli scafisti per sbarchi di clandestini al pari di molte altre località del Salento (funziona in zona un centro di accoglienza gestito dalla diocesi di Lecce…). A dispetto della forte urbanizzazione che a partire dagli anni Sessanta ha interessato tutti i centri costieri della Penisola Salentina, la solitaria località di Roca Vecchia rimane un sito archeologico enigmatico e affascinante. […]