Riparo Dalmeri: una capanna di 11.000 anni fa La preistoria sulle Alpi

Archeologia Viva n. 90 – novembre/dicembre 2001
pp. 68-77

a cura di Gianpaolo Dalmeri

Nelle Alpi trentine una decennale campagna di scavi ha riportato in luce le testimonianze di vita di gruppi di cacciatori e pescatori preistorici che a più riprese risiedettero in un riparo sottoroccia attrezzandolo con cura per le necessità quotidiane
Si tratta di un insediamento del Paleolitico finale importante per l’area alpina e uno dei pochi finora individuati in Europa

Nelle propaggini orientali dell’Altopiano dei Sette Comuni, fra Veneto e Trentino, per le bellezze naturalistiche e le straordinarie testimonianze dell’uomo preistorico da poco svelate, conservano intatto il fascino misterioso del tempo perduto. Siamo nella Marcèsina, a quota 1350 metri di quota, in un ambiente di praterie ondulate che si aprono in un ampio catino, estese verso nord fin quasi ad affacciarsi sul grande solco della Valsugana, l’alta valle del fiume Brenta. Fanno da contorno sommità tristemente famose per i tragici eventi della prima guerra mondiale, ancora segnati dai solchi delle trincee e dai crateri delle bombe, il monte Ortigara, il monte Fior… dalle decine di migliaia di soldati morti. La Marcèsina si estende per una quindicina di chilometri quadrati e nelle parti più depresse ospita ancora ampi ambienti umidi che periodicamente si impaludano, con scenari davvero unici che ci riportano a stagioni remote.

Un’intensa attività di ricerca intrapresa negli anni Ottanta dal Museo Tridentino di Scienze Naturali (sotto la guida scientifica del compianto Bernardino Bagolini e in accordo con l’Ufficio Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento) ha portato al riconoscimento di antichissime aree di insediamento di grande interesse paletnologico e paleoambientale, datate alla fine del Paleolitico superiore (11.000-12.000 anni fa). La prima scoperta, nel 1983, fu quella della Grotta di Ernesto (dal nome del bambino che vi entrò per primo durante i lavori di sterro per la realizzazione di una strada forestale) che, novemila anni fa, venne utilizzata come bivacco occasionale da cacciatori mesolitici (per la sua particolarità la grotta, su interessamento dell’Ufficio Beni Archeologici di Trento, è stata attrezzata per le visite guidate).

Risale invece al 1991 l’avvio degli scavi (le ricerche sono ancora in corso) a Riparo Dalmeri – così chiamato dal nome del suo scopritore e coordinatore delle ricerche Giampaolo Dalmeri (lo scrivente) – situato nel settore settentrionale della piana di Marcèsina a 1240 metri di quota, in comune di Grigno (Tn). Si tratta di un importante accampamento sottoroccia che, come ci dicono i reperti archeologici, fu ripetutamente occupato circa 11.000 anni fa, in età Tardiglaciale, da parte di gruppi umani del Paleolitico finale dediti alla caccia e alla pesca. Siamo in presenza di uno dei pochissimi siti che testimoniano l’avvio della frequentazione umana dell’arco alpino sul finire delle grandi glaciazioni. […]