Rinascono i Musei di Berlino Obiettivo su...

Archeologia Viva n. 89 – settembre/ottobre 2001
pp. 86-91

di Sergio Rinaldi Tufi

Dopo la caduta del Muro e la riunificazione della Germania Berlino offre l’immagine di un immane cantiere
E nella straordinaria trasformazione in atto un ruolo qualificante spetta al riassetto del sistema dei musei

La trasformazione è davvero radicale. Quello che un tempo costituiva il quartiere di Mitte, lo scintillante centro della città, e uno degli epicentri della cultura europea, dopo gli orrori e i bombardamenti della seconda guerra mondiale, e dopo la divisione della città e del Paese, era rimasto – per dirla secondo un’ottica occidentale – “al di là” del confine, e poi del Muro, dalla parte della DDR (la scomparsa Deutsche Demokratische Republik). Ora sta ridiventando il centro della nuova Berlino, con un’opera di maquillage sui palazzoni dell’età del socialismo reale, ma anche con l’introduzione su grande scala – talvolta eccessiva – di lussuosi alberghi e centri commerciali, e soprattutto con il ritorno del Comune della città riunificata nel famoso palazzo del Rotes Rathaus, il ‘municipio rosso’ (dal colore dei mattoni), e con i lavori nell’ancor più famosa Alexanderplatz, protagonista di un romanzo di Alfred Döblin, di un film di Rainer W. Fassbinder, nonché – bisogna pur ricordarlo – di una canzone cantata da Milva. […]