Spina Verde di Como Protostoria fra la pianura e le Alpi

Archeologia Viva n. 87 – maggio/giugno 2001
pp. 54-61

di Fulvia Butti, Cesare Piovan, Alberto Pozzi e Furio Ricci

L’attenzione del volontariato alla vasta area collinare che cinge il capoluogo lariano ha dato i suoi frutti portando alla costituzione di un parco che insieme alla splendida dimensione naturalistica tutela il patrimonio culturale della “città” protostorica

Risale alla fine degli anni Sessanta l’idea, elaborata dal Comune di Como e sostenuta dalla locale centenaria Società archeologica comense, di un parco territoriale cittadino costituito dalla dorsale collinare del monte Croce. Per la sua conformazione questa dorsale, che digrada lieve verso meridione e che invece a nord strapiomba per centinaia di metri verso la città e il bacino del Lario (Larius chiamavano i Romani il lago di Como) come una suggestiva balconata, è stata chiamata Spina Verde: un vasto comprensorio naturalistico che conserva anche un ricco patrimonio culturale, come le basiliche romane di Sant’Abbondio e San Carpoforo al limite della con valle, il medievale Castel Baradello alla sommità e i resti del vasto abitato preromano sul versante soleggiato. […]