Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 85 – gennaio/febbraio 2001

di Piero Pruneti

Sono passati vent’anni. Molti di voi, care lettrici e lettori, per motivi anagrafici non potevano conoscerci, ma altri conserveranno ancora i primi numeri di Archeologia Viva, quelle copie un po’ malmesse della prima coraggiosa edizione dalla copertina blu. All’epoca – parlo del 1982 – non esistevano in edicola, riviste italiane di archeologia. Prenotandola si poteva ricevere «Archéologia», la buona rivista francese. Intanto i bronzi di Riace erano reduci dai non preventivati trionfi di Firenze e del Quirinale – dove vennero esposti dopo dieci anni di restauri – rendendoci coscienti all’improvviso, con le grandi masse di pubblico in fila per la visita, dell’esigenza ineludibile di conoscere il nostro passato, quello lontano e profondo che ci ha strutturati. E questa volta l’interesse per l’archeologia risultava trasversale, giovani e anziani, laureati e operai, studenti anche giovanissimi, con gli “addetti ai lavori” che si affacciavano sorpresi alla torre d’avorio… Archeologia Viva è un po’ figlia dei Bonzi (ora moderatamente omaggiati nella loro pensione di Reggio Calabria) e di queste considerazioni.

L’uscita della rivista fu garibaldina. La disponibilità a farsi carico della testata venne infatti da un minuscolo editore fiorentino, un amico, che si lasciò convincere senza immaginare i pasticci in cui si stava mettendo (l’editoria, in particolare quella periodica, è una delle attività economiche più pericolose). La gloriosa “rivista blu” – succedeva talvolta che il colore della copertina, fissato male, stingesse come le vesti dei tuareg – tirò avanti finché poté, tracciando comunque il solco della divulgazione archeologica in Italia. Si salvò per un soffio. Non usciva praticamente più quando nel 1988 fu rilevata da Giunti e riproposta nella nuova serie che vedete tuttora, diventando un fiore all’occhiello del nuovo editore.

Con i primi vent’anni di Archeologia Viva coincide la data del nostro 3° Incontro Nazionale, il 18 febbraio al Palacongressi di Firenze. Non sarà una celebrazione, ma, come nelle passate occasioni, un tranquillo stare insieme , da amici che si ritrovano per coltivare gli interessi comuni. Semmai un congratularsi a vicenda. Perché ogni rivista ha i lettori che si merita. (Alla fine mi sono scordato: auguri per il nuovo millennio!).

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”