Avari: dall’Asia al cuore d’Europa Fra mondo antico e Medioevo

Archeologia Viva n. 84 – novembre/dicembre 2000
pp. 44-53

di Maurizio Buora

Fra la fine del VI e l’VIII secolo lo scacchiere centrale del Continente fu interessato dalla sedentarizzazione e dalla cultura di un secondo popolo che dopo gli Unni veniva dalle lontane steppe dell’Est
Gli Avari si arricchirono con l’oro di Bisanzio e per breve tempo furono presenti in Friuli dove ora è ospitata una grande mostra che li ricorda

Gli Avari provenivano dall’Asia, in particolare da due diverse popolazioni, gli Juan-Juan della Mongolia e gli Eftaliti dell’antica Sogdiana, negli attuali Afghanistan e Pakistan. Una rivolta dei Turchi nel 552 d.C. distrusse l’impero degli Juan-Juan, che dunque si rifugiarono presso gli Eftaliti (Unni bianchi), nella Sogdiana. Ma dalla Sogdiana queste genti, che in Europa si distingueranno come Avari, nel 557 dovettero fuggire verso il Caucaso. Respinti da Costantinopoli, nel 562 li troviamo sul fiume Elba, alla frontiere del regno dei Franchi, in cerca di un territorio dove finalmente insediarsi.

L’occasione si presentò nel 567, quando gli Avari fecero un patto con i Longobardi, che allora abitavano in Pannonia (la regione del medio corso del Danubio corrispondente all’attuale Ungheria) sotto la guida del re Albonio, per attaccare i Gepidi (un popolo di cultura germanica al pari degli stessi Longobardi), che avevano la loro capitale a Sirmium (attuale Sremska Mitrovica, un centinaio di chilometri a ovest di Belgrado). Vinti i Gepidi, dall’alleanza con i Lomgobardi il kagan àvaro ottenne cibo per l’esercito, la decima del bestiame dei Longobardi e la Gepidia (oggi corrispondente alla Serbia), che divenne la nuova patria degli Avari. Il 2 aprile del 568 Albonio, lasciati in Pannoia gli Unni, si dirigeva a Forum Iulii (Cividale, in Friuli). Alla fine dello stesso anno l’intero bacino dei Carpazi, con tutta la Pannonia e parte del Norico (corrispondente all’attuale Austria e a parte della Slovenia) era sotto il potere degli Avari. Il loro stato si estese poi verso sud e sopravvisse fino all’inizio del IX secolo. Dopo gli Unni, gli Avari erano stati la seconda popolazione di origine asiatica a insediarsi nell’impero romano. […]