Archeologia Viva n. 84 – novembre/dicembre 2000
pp. 26-43
di Sergio Rinaldi Tufi
Incredibili monumentali rovine nei luoghi di antiche metropoli che prima della fase romana ebbero fra i fondatori i popoli più civili del Mediterraneo: Greci da una parte e Fenici-Punici dall’altra… E un deserto alle spalle con le memorie del Sahara
Dopo la fine dell’embargo la Libia è diventata una meta facilmente raggiungibile anche per viaggiatori “normali”, e non solo per coloro che, in un modo o nell’altro (operatori economici, politici e diplomatici, studiosi…), avevano continuato a frequentare il Paese. I motivi di interesse sono molti e diversi, ma i monumenti di età greca e romana costituiscono forse le realtà più appariscenti. Partiamo da uno sguardo orientativo sulla situazione geografica, tutt’altro che omogenea. Si identificano, anzi, aree ben distinte: lungo la costa che si affaccia a nord, sul Mediterraneo, troviamo la Tripolitania a ovest e la Cirenaica a est, con qualche rilievo e con aree coltivabili; in mezzo è la regione della Sirte, bassa e sabbiosa; a sud è l’immenso Sahara. Più precisamente, alle spalle della Tripolitania è il Fezzan, mentre alle spalle della Cirenaica è il vero e proprio deserto Libico, che “sconfina” per ampi tratti anche in Egitto e Sudan. Mentre il deserto ha motivi di fascino propri, talvolta sorprendenti, la fascia costiera ha una decisa impronta classica, con resti imponenti di splendide città, la cui formazione è a sua volta legata a fenomeni storici di grande rilievo.
I Greci e i Romani chiamavano Libyi tutti i popoli dell’Africa settentrionale fra l’Egitto e l’Atlantico (che, in un certo senso, avevano raccolto l’eredità dei “popoli senza nome” testimoniati dall’arte rupestre del Sahara), distinguendo però Numidi, Mauri, Getuli e altri raggruppamenti etnici. Su questa realtà si sono innestate, nel corso del I millennio a.C., nuove situazioni. Preceduta da fondazioni sporadiche risalenti (secondo la tradizione) fino al 1100 a.C., si era fatta più consistente in tutto il Mediterraneo, attorno all’VIII sec. a.C., la presenza dei Fenici, che nell’area che qui ci interessa è testimoniata a Leptis Magna, e che ha l’episodio più significativo nella fondazione della colonia di Cartagine, la futura grande rivale di Roma. […]