Nuove scoperte lungo la Via della Seta Ricerche in Turkmenistan

archeologia e cultura turkmenistan

Archeologia Viva n. 178 – luglio/agosto 2016
pp. 46-56

di  Roberto Arciero

Vent’anni di ricerche della Missione italiana nel deserto del Karakum hanno rivelato come la regione del Murghab sia stata teatro dei primi scambi e interazioni

tra le popolazioni sedentarie locali e i nomadi delle steppe euro-asiatiche ponendo le basi delle future caratteristiche geo-economiche della cosiddetta Via della Seta

Deserti inaccessibili, passi di montagna innevati nei rigidi inverni… sono aspetti che hanno reso leggendaria la Via della Seta: migliaia le carovane che nei secoli hanno percorso l’intricato reticolo di ottomila chilometri di piste e sentieri che dalla Cina arrivava alle sponde del Bosforo, dove Costantinopoli apriva finalmente le porte dell’Europa.

Medicine, conoscenze scientifiche, spezie, pietre preziose, fino al più nobile dei tessuti – la seta appunto – sono stati trasportati da Oriente a Occidente attraverso terre e paesi di culture profondamente diverse, spesso noti più per le leggende che per i dati reali.

L’impresa condotta per migliaia di anni nel cuore dell’Asia dalle popolazioni nomadi e seminomadi è stata straordinaria. Basti pensare alle intermediazioni durante i tragitti, dove la merce veniva ceduta da una carovana all’altra con patti di fiducia: negoziazioni che avvicinarono luoghi distanti centinaia di chilometri.

Tutto ciò fu possibile grazie all’abilità commerciale e diplomatica delle cosiddette Popolazioni di Mezzo, ovvero quei nomadi delle steppe centroasiatiche grazie ai quali le ricche élite d’Europa, da Roma a Parigi, poterono fare sfoggio dei loro lussi trasformando il denaro in bellezza.

Senza la loro intermediazione nulla sarebbe accaduto. Di queste straordinarie popolazioni, la cui sopravvivenza era basata sull’allevamento di grandi quantità di bestiame e sulla capacità di spostarsi velocemente sul territorio, nessun documento ci è pervenuto e le poche notizie sono di fonti indirette.

All’interno di tale contesto storico, il progetto di ricerca condotto dalla Missione italiana in Turkmenistan dell’Università di Bologna è di fondamentale importanza per comprendere un fenomeno che incise profondamente sulla cultura e sullo stile di vita europei. […]