Nel cuore del tempo Sicilia archeologica

Archeologia Viva n. 25 – dicembre 1991
pp. 56-70

a cura della Soprintendenza Archeologica di Palermo

Le ultime scoperte archeologiche nella provincia di Palermo hanno sempre più contribuito alla conoscenza di un territorio di straordinario interesse collocato nel cuore della Sicilia e caratterizzato fin dalle età più lontane dalla presenza attiva di popolazioni di antica e profonda civiltà

Nella provincia di Palermo si sono svolte in anni recentissimi nuove esplorazioni archeologiche

Le iniziative intraprese e il completamento di quelle avviate in precedenza hanno condotto a una mole così ingente di dati inediti che è già stato necessario, dopo poco tempo di attività, tirare le somme e rendere pubblici i risultati, spesso straordinari, dell’archeologia palermitana in città e provincia.

L’accresciuta attenzione rivolta in questi ultimi anni al problema del risanamento e del recupero dei centri storici – soprattutto in quelle città che si configurano come siti urbani stratificati – ha determinato lo sviluppo di un particolare aspetto della ricerca archeologica, definito “archeologia urbana”.

Si tratta di un tipo di indagine più complesso rispetto a quello tradizionale, poiché le scelte e i tempi degli interventi risultano determinati da fattori esterni a una coerente pianificazione dell’esplorazione archeologica, in quanto condizionati dall’incalzante attività di trasformazione delle città.

Campo di indagine privilegiato sono soprattutto le aree urbane, oggetto di demolizioni ai fini del risanamento urbanistico, e i cantieri di restauro di edifici monumentali, in cui la tutela dell’elevato non può essere disgiunta dalla conoscenza e tutela del sepolto.

In Sicilia il centro urbano in cui questa attività ha trovato il contesto più fertile è certamente Palermo, ma non meno significativi si sono rivelati i centri storici di Termini Imerese e Cefalù.

La possibilità di realizzare una serie di interventi capillari in un tessuto urbano straordinariamente complesso ha aperto nuove prospettive e ha consentito di raccogliere preziose informazioni sull’assetto urbano della città in età classica e medievale. […]